«ROMPETE TUTTI GLI SPECCHI DI CASA!»
Papa Francesco scrive alle Pontificie Opere Missionarie…
Francesco ha condensato in un semplice Messaggio d’occasione una riflessione forte e ampia sulla missione della Chiesa nel mondo. La pandemia ha reso impossibile la sua presenza all’Assemblea generale annuale delle Pontificie Opere Missionarie (POM)[1], e così egli ha colto l’occasione per usare parole non addomesticabili con retoriche morbide e di convenienza. Anzi, Francesco propone un’analisi molto dura, che probabilmente guarda oltre i diretti destinatari, unita a un disarmante appello alla Chiesa a lasciarsi plasmare dall’incontro con Cristo e dal potere vivificante e contagioso – dunque missionario – dello Spirito.
«Quando nella missione della Chiesa non si coglie e riconosce l’opera attuale ed efficace dello Spirito Santo, vuol dire che perfino le parole della missione – anche le più esatte, anche le più pensate – sono diventate come “discorsi di umana sapienza”, usati per dar gloria a sé stessi o rimuovere e mascherare i propri deserti interiori».