“LASCIAMO CADERE DALLE NOSTRE MANI LE PIETRE

All’Angelus di domenica 7 aprile, Papa Francesco ha invitato “in questo tempo di Quaresima, a riconoscerci peccatori e a chiedere perdono a Dio. E il perdono, a sua volta, mentre ci riconcilia e ci dona la pace, ci fa ricominciare una storia rinnovata”

Foto d’archivio da www.agensir.it

“Quando noi sparliamo degli altri, buttiamo delle pietre”: è quanto ha affermato Papa Francesco, domenica 7 aprile, all’Angelus, commentando il brano del Vangelo della domenica (secondo il rito romano), che proponeva l’episodio della donna adultera, in cui “si contrappongono due atteggiamenti: quello degli scribi e dei farisei da una parte, e quello di Gesù dall’altra”. “I primi vogliono condannare la donna, perché si sentono i tutori della Legge e della sua fedele applicazione – ha spiegato il Pontefice -. Gesù invece vuole salvarla, perché Lui impersona la misericordia di Dio che perdonando redime e riconciliando rinnova”.

Sottolineando che “gli interlocutori di Gesù sono chiusi nelle strettoie del legalismo e vogliono rinchiudere il Figlio di Dio nella loro prospettiva di giudizio e condanna”, il Papa ha affermato che Gesù “li richiama alla consapevolezza della loro condizione di uomini peccatori, per la quale non possono arrogarsi il diritto di vita o di morte su un loro simile”. Di qui l’invito a “ciascuno di noi a prendere coscienza che siamo peccatori, e a lasciar cadere dalle nostre mani le pietre della denigrazione e della condanna, del chiacchiericcio, che a volte vorremmo scagliare contro gli altri”.

Nelle parole del Papa un’indicazione chiara: con il perdono alla donna “Gesù apre davanti a lei una strada nuova, creata dalla misericordia, una strada che richiede il suo impegno di non peccare più”. È “un invito che vale per ognuno di noi”, ha ribadito il Papa. “In questo tempo di Quaresima siamo chiamati a riconoscerci peccatori e a chiedere perdono a Dio. E il perdono, a sua volta, mentre ci riconcilia e ci dona la pace, ci fa ricominciare una storia rinnovata”.

Riflettendo - Vivere la Quaresima vuol dire anche saper donare i nostri fratelli, come Gesù ha perdonato l'adultera che i grandi sacerdoti hanno portato davanti a lui per metterlo alla prova. Gesù non ha condannato questa donna, ma ha risposto ai sommi sacerdoti: ‘chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra’. Così egli ci invita a non giudicare, a non condannare, a non sparlare dietro le spalle dei nostri fratelli, ma al contrario a comprendere, a consolare, ad aiutare, a capire, anche il peggiore dei nostri nemici. Tutti noi possiamo sbagliare, ma se siamo capaci di aprire il nostro cuore ai nostri fratelli, li sapremo perdonare e potremo così vivere concretamente la Pasqua, cambiando vita e convertendoci. (Fabio F.)

Per il video/testo integrale dell’Angelus di Papa Francesco di domenica 7 aprile 2019, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 8 aprile 2019