FIERA DI SAN GIUSEPPE, LA GIORNATA GRIGIA NON HA SBIADITO I “COLORI” DELLA CITTÀ

Come tradizione, le vie e le piazze del centro città sono state invase da tantissima gente. Due belle mostre, la nuova illuminazione dell’acquedotto, una moderna struttura espositiva per i progetti dell’amministrazione comunale e … l’attesa di qualcosa di più.

Il sabato pomeriggio poteva far presagire una bella Fiera di primavera e invece alla domenica mattina il cielo si presentava minaccioso con la temperatura decisamente in ribasso, ma nonostante tutto la gran voglia di partecipare a questo importante appuntamento ha fatto registrare alte presenze.

Come ci ha sintetizzato il Sindaco, Ermanno Zacchetti, la Fiera si identifica con la gente che gira per le strade, si ferma alle bancarelle, si incuriosisce davanti agli stand delle varie associazioni, si ferma a bere qualcosa, si incontra e si saluta girando per le vie della città. E come dargli torto, è vero!

Pur capendo che è sempre più difficile predisporre un programma di attrazioni con i pochi mezzi economici disponibili, forse ci si poteva aspettare qualcosa di più. Ascoltando in giro qualche impressione sulla Fiera, si sono raccolti pareri differenti. E anche qui siamo nella totale normalità.

Già lo spettacolo serale di apertura in Piazza Unità d’Italia, con le proiezioni sulla facciata settentrionale del Municipio, ha raccolto entusiasmo e attestazioni di ammirazione, ma anche qualche dissenso per alcune formule di fisica non propriamente “leonardesche”! C’era molta attesa per questa ricorrenza a 500 anni dalla morte del genio e le aspettative, sull’onda dei precedenti spettacoli di luce, fuochi, immagini e suoni, erano tante. Forse si poteva fare meglio curando e sviluppando maggiormente alcune peculiarità di Leonardo: le invenzioni, i disegni del Codice Atlantico, il “nostro e suo” Naviglio della Martesana e una valorizzazione corposa dei suoi dipinti! Bello lo stesso!

Questa edizione della Fiera è stata comunque caratterizzata dalla bella mostra allestita in Villa Greppi sulla storia della bicicletta, con focalizzazioni sulla presenza dell’associazione sportiva Tino Gadda, raccontata con fotografie, cimeli storici e la maglia del campione del mondo Mario Scirea. Ammirabile la vasta gamma di biciclette da corsa “di ieri e dell’alto ieri” con rari e ben curati esemplari d’epoca, di modellini in legno e sughero. Tante cose da vedere e tanti volti da ricordare.

L’amministrazione comunale, dopo le passate edizioni in Filanda o nello stesso Municipio, come lo scorso anno, ha deciso di proporsi in piazza in un’essenziale e moderna struttura prefabbricata: dove il colore bianco e la trasparenza dei vetri giocava con gli sgargianti colori che caratterizzano i diversi futuri interventi. Presenti il Sindaco e gli assessori, disponibili a recepire le domande e le curiosità dei Cernuschesi; qualche video garantiva lo stimolo alla curiosità e con una nuova e semplice veste grafica venivano proposte e distribuite alcune schede, da raccogliere e portare a casa per essere visionate con calma, sui servizi e sui progetti in cantiere per i prossimi anni. Sono così mancate le usuali planimetrie progettuali e i rendering sui cambiamenti in atto di piazze o strutture comunali, ma sono state ugualmente rese fruibili numerose informazioni sul futuro della città che andranno comunque riprese con calma per essere meglio analizzate e capite.
Tra queste spiccano la nuova illuminazione dell’Acquedotto, la copertura della tribuna dello Stadio Scirea, la sistemazione di alcuni parchi pubblici e la riqualificazione, con una nuova e più accogliente forma, della Piazza Unità d’Italia.

Ultima nota di merito a questa Fiera, va citata la bella mostra “Flussi d’arte” con dipinti della prima metà del Novecento con quadri di grandi maestri italiani: Carpi, De Grada, Funi, Casorati... solo per citare alcuni artisti. Bello l’allestimento itinerante di questa mostra soprattutto per la varietà delle opere esposte in sinergia con il Museo della Permanente. “Una proposta straordinaria per i cittadini e gli studenti della nostra città” che meritava una sede meno decentrata e di conseguenza maggiormente fruibile per il grande pubblico. Ma anche in questo caso, per il prolungato periodo di apertura, speriamo nella presenza di tanti visitatori.

Maurilio Frigerio

Cernusco sul Naviglio, 18 marzo 2019