ASTENSIONE PESANTE DI ‘VIVERE CERNUSCO’, CRITICHE ANCHE DA ‘SINISTRA’ E ‘5 STELLE’

Circostanziate le critiche di Giordano Marchetti (Vivere Cernusco) al project financing. Contrari invece ‘Sinistra per Cernusco’ (ricuperare il ruolo pubblico nella gestione) e 5 Stelle (preoccupati per le conseguenze sul traffico).

Centro sportivo comunale di via Buonarroti

La prima a esprimere critiche verso la proposta presentata da Enjoy Company srl – durante la discussione in consiglio comunale, lo scorso 4 febbraio - è stata la consigliera Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco), che ha innanzitutto lamentato “il ritardo con il quale la proposta è arrivata in consiglio comunale”. Ha calcolato che dalla presentazione della prima bozza all’approdo in consiglio comunale sono trascorsi oltre 500 giorni. Poi ha criticato la eccessiva durata della concessione, prevista in trent’anni, e lo “sbilanciamento a favore del proponente”. Alla consigliera sarebbe piaciuto trovarvi “un piano di efficientamento energetico” e clausole agevolate per residenti e soggetti più deboli per l’acceso a tariffe convenzionate. Inoltre, “non vengono coinvolte le associazioni sportive nella gestione”, “non c’è un regolamento per l’utilizzo degli spazi”, “parti importanti del centro sportivo sono esclusi da questa gestione unitaria” (rugby e tennis), “non vengono considerati i futuri e già annunciati sviluppi del centro sportivo stesso”. Per Zecchini, infine, “bisogna ricuperare il ruolo pubblico nella gestione”. Ha quindi proposto un rinvio della libera e la convocazione degli “Stati generali dello sport” per ripensare il progetto.

“Ben vengano le ristrutturazioni - ha affermato Lorella Villa (5 Stelle), altra consigliera contraria alla proposta presentata – ma le mie preoccupazioni sono sui tempi di realizzazione: avverrà in tempo per Cernusco 2020 Città europea dello sport? Sarà una città dello sport o dei cantieri?” Ha espresso dubbi sugli impatti del traffico nella zona e ha chiesto garanzie, perché l’operatore restituisca i beni, al termine della concessione, in buono stato, e controlli triennali sulla corretta manutenzione

Molto atteso l’intervento di Giordano Marchetti (Vivere Cernusco) perché era già nota la posizione critica della lista civica di maggioranza su questo progetto. La proposta presentata, a parere del consigliere, è “solo parziale, perché tralascia altri interventi (rugby, palazzetto dello sport, stadio Scirea).” Poi ha chiesto se “per fare spazio a una nuova struttura è proprio necessario abbattere il bocciodromo, struttura non datata”. La nuova costruzione sarebbe destinata al freestyle che “per noi non rientra le esigenze dello sport cernuschese, che sono ben altre!”. E ancora: “ci stupisce che nella proposta non ci sia nulla che guarda al risparmio e alla sostenibilità energetica”. Con riferimento alla gestione, ecco alcune delle critiche espresse da Marchetti: durata della concessione “anomala”; l’entità del contributo comunale, per 30 anni, ammonta a oltre 13milioni di euro: “una cifra garantita, dalla quale è possibile trarre incredibili vantaggi”; affidamento parziale della gestione, rimanendo esclusi rugby e tennis; risparmio stimato per il Comune di circa 38mila euro annue: “francamente risibili” per una concessione così lunga, “è uno specchietto per le allodole, perché sovrastimato”.

Vivere Cernusco – ha chiarito Marchetti – “non è contrario per partito preso al project financing”, ma ritiene che il Comune è ancora in tempo per sostenere direttamente il rifacimento dei campi di calcio (circa 700mila euro) e poi mettere a bando la gestione del centro sportivo, accresciuto di valore, fissandone durata e contributo”, in posizione di maggior vantaggio. Ma il Sindaco non ha dato retta a questo invito e ha proseguito per la strada intrapresa.

Cernusco sul Naviglio, 7 febbraio 2019