“TRE COSE GRANDI” DELL’ITALIA … E DI CERNUSCO

Le ha indicate Papa Francesco ricevendo sabato scorso i volontari dell’AIL. Sono tre realtà – volontariato, cooperazione e oratori – profondamente presenti nella nostra città e che rappresentano un patrimonio di valori, di impegno e di iniziative che è stato costruito con fatica. Esperienze che hanno avuto indubbi meriti. Il futuro, per loro, riserva nuove sfide e chiede la collaborazione di tutti.

«Una delle cose che più mi ha toccato quando, sei anni fa, sono arrivato a Roma, è il volontariato italiano. È grandioso! Voi avete tre cose grandi, che implicano un’organizzazione tra voi: il volontariato – che è molto importante –, il cooperativismo, che è un’altra capacità che voi avete, di fare cooperative per andare avanti, e gli oratori nelle parrocchie. Tre cose grandi.» È un passaggio del discorso che Papa Francesco ha rivolto sabato scorso, 2 marzo, ai membri dell’Associazione Italiana contro Leucemie-Linfomi e Mieloma (AIL) ricevuti in udienza in Vaticano.

Le ‘tre cose grandi’ dell’Italia, citate da Papa Francesco, sono una concreta e bella realtà anche per la nostra Cernusco. Ascoltando le parole pronunciate dal Vescovo di Roma ci siamo subito chiesti quanto, noi Cernuschesi, siamo effettivamente consapevoli di questo tesoro che abbiamo a disposizione e che è stato costruito con fatica dai nostri padri.

Il volontariato nella nostra città è una realtà diffusa: ci sono una cinquantina di associazioni in ambito culturale e sociale e altrettante nel settore sportivo. Senza il loro impegno sarebbe impossibile immaginare l’articolata rete di sostegno e di relazioni, oggi esistente, che accompagna le persone in situazioni di bisogno e le raggiunge là dove l’ente pubblico non arriva. L’impegno del volontariato va però sostenuto e incoraggiato, rifuggendo la tentazione di introdurre provvedimenti amministrativi e legislativi che lo possano penalizzare, come purtroppo si è cercato di fare di recente. Si pone anche, con sempre maggiore evidenza, la necessità di assicurare un ricambio generazionale e di coinvolgere i giovani. In una società, che risente dell'influenza del materialismo e dell'edonismo, la vitalità del volontariato costituisce senza dubbio un promettente segno di speranza.

La cooperazione cernuschese è una dimostrazione della nostra intraprendenza. Abbiamo recentemente ricordato, ancora una volta, due significativi anniversari, il 100° della Nuova Cooperativa Agricola Cernuschese e il 70° della Cooperativa Edificatrice Constantes, ma nella nostra cittadina il movimento cooperativo si può ben dire che è uno dei pilastri del suo sviluppo economico e sociale, essendo presente, oltre che nei settori già accennati della distribuzione organizzata e dell’edilizia anche in quelli della comunicazione (con Radio RCS 93,900), del credito (BCC Milano), dell’educazione (L'Aurora Opere Educative cooperativa sociale) e del sociale, con diverse società. I profondi cambiamenti di questi ultimi anni sollecitano i cooperatori cernuchesi a leggere attentamente la nostra realtà economica e sociale per trovare vie nuove capaci di rispondere ai bisogni dei cittadini e confermare così l’efficacia del principio della mutualità.

Gli oratori cittadini sono l’espressione della capacità della comunità cristiana di educare le nuove generazioni. La storia della nostra Cernusco ci dice che hanno svolto un ruolo significativo anche nella sua vita civile e sociale. A tutti, quindi, deve stare a cuore la loro cura, soprattutto in questo momento segnato da tante preoccupazioni verso il mondo giovanile. In particolare poi, nella nostra diocesi si sta avvertendo la mancanza di preti giovani e molti oratori, tra i quali, al momento, anche i nostri, sono così sprovvisti di un vicario parrocchiale appositamente incaricato per la pastorale giovanile. In questa situazione, i fedeli laici si devono sentire chiamati a nuove corresponsabilità, dando la loro disponibilità.

“Tre cose grandi” per l’Italia e per la nostra Cernusco. Facciamo in modo che continuino ad esserlo.

Carlo & Ambrogio

Cernusco sul Naviglio, 4 marzo 2019