“LA MIA CASA SARÀ CHIAMATA CASA DI PREGHIERA”

Domenica 29 luglio, X dopo Pentecoste – “Il Signore Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe”

Per il popolo di Israele il tempio di Gerusalemme ha sempre rappresentato il luogo santo per eccellenza, non solo perché destinato al culto, ma anche perché meta di pellegrinaggi e spazio simbolico nel quale trovare pace e rifugio. La Città Santa nel suo stesso nome significa proprio «città della pace».

Il Vangelo di questa domenica ci racconta un episodio legato al tempio di Gerusalemme, (che) ha un chiaro sapore profetico, dal momento che anche gli antichi profeti compivano azioni provocatorie per richiamare il popolo alla purezza della fede.

Per continuare a leggere il commento di don Marco Bove per “Famiglia cristiana”, cliccare qui

Per leggere i testi delle letture della Messa di domenica 29 luglio 2018, decima dopo Pentecoste, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 26 luglio 2018