Giovedì 28 Marzo

“MOLTI SONO CHIAMATI, MA POCHI ELETTI”

Domenica 17 giugno, IV dopo Pentecoste – «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.»

Diverse parabole che intendono descrivere il regno dei cieli utilizzano l’immagine della festa e mettono al centro il carattere gioioso di ciò che attende il credente, qualcosa a cui si è invitati senza per questo poter vantare meriti, se non quello della parentela o dell’amicizia. Ed ecco il primo elemento di sorpresa della parabola, perché nonostante si tratti di una festa di nozze e nonostante il carattere totalmente gratuito dell’invito, gli invitati non si presentano, hanno qualcosa di più importante e di più urgente, qualcuno addirittura si scaglia con violenza sui servi che portano l’invito.

A un primo sguardo la parabola ha un significato allegorico: descrive infatti ciò che sta accadendo a seguito dell’annuncio del Vangelo: i primi invitati, cioè il popolo eletto, rifiuta l’invito e questo apre a una seconda uscita dei servitori, perché il re dà loro un nuovo mandato: andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Qui affiora un aspetto fondamentale del regno: tutti sono chiamati, perché la sala delle nozze finalmente si riempie, secondo il desiderio del re.

Per leggere il testo completo del commento di don Marco Bove per “Famiglia cristiana”, cliccare qui

Per leggere i testi delle letture della Messa di domenica 17 giugno 2018, quarta dopo Pentecoste, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 14 giugno 2018