“L’UOMO NON DIVIDA QUELLO CHE DIO HA CONGIUNTO”

Domenica 10 giugno, III dopo Pentecoste – “Alcuni farisei si avvicinarono a Gesù e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.”

Spesso nella Scrittura troviamo un collegamento molto bello: l’amore coniugale, il rapporto tra l’uomo e la donna, sono immagine del rapporto tra Dio e il suo popolo, tra il Creatore e le sue creature.

Questa domenica ha come tema centrale di tutte le letture l’amore coniugale, sotto diversi profili. La prima lettura ricorda il progetto di Dio nella creazione dell’uomo e della donna: nessuno può bastare a se stesso, Dio crea ogni essere umano per la comunione, sia attraverso il legame sponsale, sia attraverso l’amore in ogni sua forma. Dice Dio: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Dio dunque inventa la comunione, la relazione umana come principio di bene, come progetto buono sulle relazioni umane. La solitudine come isolamento, come pretesa di non aver bisogno di nessuno, oltre ad essere una pretesa un po’ miope, è contro il disegno di bene voluto da Dio.

Per leggere il testo completo del commento di don Marco Bove per “Famiglia cristiana”, cliccare qui

Per leggere i testi delle letture della Messa di domenica 10 giugno 2018, terza dopo Pentecoste, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 7 giugno 2018