Giovedì 28 Marzo

“LA TUA PAROLA È VERITÀ”

Domenica 13 maggio – “Il Signore Gesù disse: «Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.»”

Abbiamo celebrato da qualche giorno, secondo il rito ambrosiano, l’Ascensione del Signore, nel ricordo del momento in cui Gesù risorto abbandona definitivamente questa terra, senza però abbandonare l’umanità a se stessa, poiché promette ai suoi il dono dello Spirito Santo.

C’è nel Vangelo di oggi un verbo molto bello, che entra nella preghiera che Gesù rivolge al Padre per tutti noi: «Padre santo, custodiscili nel tuo nome…». Si tratta del verbo “custodire”. Nel momento in cui qualcuno su cui sappiamo di poter contare ci lascia, può essere forte il senso di smarrimento, la sensazione di essere più soli e per questo più vulnerabili.

Come dunque il Padre potrà custodirci? Con la presenza dello Spirito Santo che è luce, forza, consolazione. Custodire ed essere custoditi è il modo con cui si esprime nelle nostre relazioni l’attenzione verso chi è più fragile o chi si trova in un momento di particolare difficoltà, è un’espressione di amore e di attenzione.

Per leggere il testo completo del commento di don Marco Bove per “Famiglia cristiana”, cliccare qui

Per leggere i testi delle letture della Messa di domenica 13 maggio 2018, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 10 maggio 2018