Giovedì 28 Marzo

LO SPIRITO SANTO, “UN DONO IMMERITATO, DA ACCOGLIERE CON GRATITUDINE”

“L’unico Spirito distribuisce i molteplici doni che arricchiscono l’unica Chiesa: è l’autore della diversità, ma allo stesso tempo il creatore dell’unità”: è quanto ha ribadito Papa Francesco nella catechesi dell’udienza di mercoledì 30 maggio.

Foto d’archivio, da www.agensir.it

“Prima di ricevere l’unzione spirituale che conferma e rafforza la grazia del Battesimo, i cresimandi sono chiamati a rinnovare le promesse fatte un giorno da genitori e padrini”, ha ricordato Papa Francesco, nell’udienza di oggi, ripercorrendo le tappe del rito: “Ora sono loro stessi a professare la fede della Chiesa, pronti a rispondere ‘credo’ alle domande rivolte dal vescovo; pronti, in particolare, a credere nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione, è in modo speciale a loro conferito, come già agli apostoli nel giorno di Pentecoste”.

“Poiché la venuta dello Spirito richiede cuori raccolti in orazione, dopo la preghiera silenziosa della comunità, il vescovo, tenendo le mani stese sui cresimandi, supplica Dio di infondere in loro il suo santo Spirito Paraclito”, ha proseguito il Papa: “Uno solo è lo Spirito, ma venendo a noi porta con sé ricchezza di doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e santo timore di Dio”.

All’imposizione delle mani, “un gesto biblico, per meglio esprimere l’effusione dello Spirito che pervade quanti la ricevono, si è ben presto aggiunta una unzione di olio profumato, chiamato crisma, rimasta in uso fino ad oggi, sia in Oriente che in Occidente” ha osservato il Papa.

“L’olio, il crisma - ha proseguito – è sostanza terapeutica e cosmetica, che entrando nei tessuti del corpo medica le ferite e profuma le membra; per queste qualità è stato assunto dalla simbolica biblica e liturgica per esprimere l’azione dello Spirito che consacra e permea il battezzato, abbellendolo di carismi. Il sacramento viene conferito mediante l’unzione del crisma sulla fronte, compiuta dal vescovo con l’imposizione della mano e mediante le parole: ‘Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono'”.

“Lo Spirito Santo è il dono invisibile elargito e il crisma ne è il sigillo visibile”, ha commentato Francesco: “Ricevendo in fronte il segno della croce con l’olio profumato, il confermato riceve dunque una impronta spirituale indelebile, il ‘carattere’, che lo configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di spandere tra gli uomini il suo ‘buon profumo’”.

Citando l’invito di sant’Ambrogio ai neoconfermati – “Ricorda che hai ricevuto il sigillo spirituale e conserva ciò che hai ricevuto. Dio Padre ti ha segnato, ti ha confermato Cristo Signore e ha posto nel tuo cuore quale pegno lo Spirito” – il Papa ha definito lo Spirito “un dono immeritato, da accogliere con gratitudine, facendo spazio alla sua inesauribile creatività”. “È un dono da custodire con premura, da assecondare con docilità, lasciandosi plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi”, ha concluso.

Riflettendo – Nel rito della Confermazione rinnoviamo le promesse battesimali e riceviamo il crisma. Il vescovo traccia sulla nostra fronte il segno della croce con l'olio santo e ci chiede, personalmente e liberamente, di rinnovare la nostra adesione a Cristo. Lo Spirito Santo entra nel nostro cuore, Gesù entra in noi per donarci la sua bontà, la sua mitezza, la sua gioia, per vivere una vita aperta al prossimo, accogliente verso i nostri fratelli. La vita quotidiana ci propone continuamente nuove sfide da vincere, ma noi dobbiamo essere gioiosi e determinati. Non dobbiamo lamentarci, ma accogliere sempre l'amore di Cristo, se lo desideriamo. Gesù ci vuole bene e ci mostra il suo amore, ma non ci obbliga a seguire il suo esempio: ci lascia liberi di scegliere se vivere amando i nostri fratelli oppure chiudendoci in noi stessi, nella paura, nell'indifferenza e nella tristezza. Gesù ci vuole sempre sereni e gioiosi nella vita quotidiana. (Fabio F.)

Per il video / testo completo della catechesi di Papa Francesco di mercoledì 30 maggio 2018, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 30 maggio 2018