“IL BATTESIMO CI APRE LA PORTA A UNA VITA DI RISURREZIONE”

Il Battesimo apre a “una vita secondo Gesù”: è quanto ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di mercoledì 9 maggio, incentrata sul “santo lavacro” accompagnato dall’invocazione della Santissima Trinità, ossia il rito centrale del Battesimo.

Foto d’archivio, da www.agensir.it

“Il fonte battesimale è il luogo in cui si fa Pasqua con Cristo”, ha spiegato Francesco: “Viene sepolto l’uomo vecchio, con le sue passioni ingannevoli, perché rinasca una nuova creatura; davvero le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove”. Poi il Papa ha citato le catechesi attribuite a San Cirillo di Gerusalemme, in cui viene spiegato così ai neobattezzati quanto è loro accaduto nell’acqua del Battesimo: “Nello stesso istante siete morti e nati, e la stessa onda salutare divenne per voi e sepolcro e madre”.

“La rinascita dell’uomo nuovo esige che sia ridotto in polvere l’uomo corrotto dal peccato” ha quindi commentato il Papa. “Le immagini della tomba e del grembo materno riferite al fonte”, per Francesco, “sono assai incisive per esprimere quanto avviene di grande attraverso i semplici gesti del Battesimo”. Francesco ha citato, in particolare, “l’iscrizione che si trova nell’antico Battistero romano del Laterano, in cui si legge, in latino, questa espressione attribuita a Papa Sisto III: ‘La Madre Chiesa partorisce verginalmente mediante l’acqua i figli che concepisce per il soffio di Dio. Quanti siete rinati da questo fonte, sperate il regno dei cieli'”.

“Se i nostri genitori ci hanno generato alla vita terrena, la Chiesa ci ha rigenerato alla vita eterna nel Battesimo”, ha spiegato Francesco: “Siamo diventati figli nel suo Figlio Gesù. Anche su ciascuno di noi, rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, il Padre celeste fa risuonare con infinito amore la sua voce che dice: ‘Tu sei il mio figlio amato'”. “Questa voce paterna, impercettibile all’orecchio ma ben udibile dal cuore di chi crede, ci accompagna per tutta la vita, senza mai abbandonarci”, ha assicurato il Papa.

“Rinati figli di Dio, lo siamo per sempre!”, ha esclamato Francesco: “Il Battesimo non si ripete, perché imprime un sigillo spirituale indelebile, che non viene cancellato da alcun peccato”.

“La vocazione cristiana sta tutta qui: vivere uniti a Cristo nella santa Chiesa, partecipi della stessa consacrazione per svolgere la medesima missione, in questo mondo, portando frutti che durano per sempre”. Con queste parole il Papa, nella parte finale della catechesi, ha sintetizzato la missione del credente.

Per il video / testo completo della catechesi di Papa Francesco di mercoledì 9 maggio 2018, cliccare qui

Riflettendo – Quando riceviamo il Battesimo siamo immersi nel fonte battesimale per risorgere a vita nuova, aprire il nostro cuore a Cristo, accogliendolo nella nostra vita. Il sacerdote traccia il segno della croce sulla nostra fronte con l'olio benedetto e poi indossiamo la veste candida del suo amore. Vivere concretamente il Battesimo, vuol dire consolare, sostenere e incoraggiare chi ci chiede un aiuto, donare speranza con parole e gesti semplici ed essere sempre ottimisti: in questo modo apriamo il nostro cuore a Cristo. Gesù non elimina le nostre difficoltà quotidiane, ma ci aiuta a superarle con la forza dello Spirito, la gioia del suo amore. La scelta è nostra, personale e libera. (Fabio F.)

Cernusco sul Naviglio, 9 maggio 2018