DAL 9 NOVEMBRE INIZIA LA VISITA ALLE FAMIGLIE: PER INCONTRARE, ASCOLTARE E CONDIVIDERE

I sacerdoti della nostra Comunità pastorale, con la collaborazione di una sessantina di laici, visiteranno, a partire da lunedì 9 novembre, le famiglie della nostra città in occasione del Natale. Quest’anno le visite saranno limitate alle famiglie che abitano ai numeri civici dispari, ad eccezione delle corti, piazze, cascine e zone industriali che, invece, non avranno limitazioni.


I volontari laici che si sono offerti per questo gesto mis­sionario si sono preparati, con l’aiuto del prevosto della città, don Ettore Colombo, partecipando a due incontri di for­mazione.

«La ricchezza che abbiamo spe­rimentato, durante le visite nata­lizie – è la testimonianza di un volontario, che ha partecipato alle visite dello scorso anno, pubblicata su Voce Amica di gennaio 2015 - ha due aspetti: si conosce meglio la propria città, le vie e le cascine più nascoste, le corti e i quartieri nuovi, ma so­prattutto si incontrano persone. Ogni incontro è un mistero e un regalo per la nostra umanità e per la nostra fede. Nella visita natalizia siamo andati a dire, con la preghiera e con la pre­senza, la nostra gioia per la nascita di Gesù. A dire che il Natale prose­gue ogni giorno nella Chiesa, nella comunità dei cristiani che cercano di vivere nel Signore e per questo la vita quotidiana si rinnova e ri­prende senso. Nelle visite natalizie si fa esperienza di cosa significhi povertà e solitudine, si condivide il dolore per la malattia di anziani ma anche di giovani, si capisce che degrado porti la mancanza di la­voro. Ma spesso ci si commuove e si resta stupiti dal desiderio che le persone hanno di raccontare di sé, dalla fratellanza che nasce duran­te la recita del Padre Nostro, dalla consapevole o inconsapevole fame di verità e di bellezza.»

Il significato di questa Visita, che si riallaccia ad una lunga consuetudine delle nostre parrocchie, può essere compresa a partire dalle parole con le quali il sacerdote o i visitatori laici la introducono: “Dio, che è benedetto nei secoli, conceda la sua pace a questa casa e a coloro che la abitano”. Proprio l’annuncio della pace di Cristo è il cuore della Visita, perché “il Dio della liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù dell’Egitto e della Risurrezione del suo Figlio ‘passa’ nel luogo principale della vita ordinaria, l’abitazione, per sostenere nel cammino quotidiano. È anche un invito a riconoscere nel Signore il principio e il fondamento sul quale si basa e si consolida l’unità della famiglia. È un impulso a rinsaldare i legami con la parrocchia e a riflettere sul cammino comunitario.” Per la Comunità pastorale, la Visita è un gesto missionario, è un andare incontro a tutti, per ascoltare e condividere le gioie e le fatiche del vivere quotidiano, per meglio capire le difficoltà e le sfide che è chiamata ad affrontare.

C&A

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Cernusco sul Naviglio, 6 novembre 2015