DIECI ANNI FA CI LASCIAVA DON NANDO
È ancora vivo in tantissimi cernuschesi il ricordo di don Nando Macchi, deceduto il 16 giugno 2005, dopo una lunga malattia.
La sua intensa attività pastorale negli anni di permanenza a Cernusco, arrivò nel maggio del 1982, e i tanti interessi che ha coltivato (il Centro cardinal Colombo, Radio Cernusco Stereo, il Gruppo vedove, il canto e la musica, l’astrologia e la meteorologia, la storia locale …) ne hanno fatto un sacerdote amato e cercato dai cernuschesi.
Don Bertrando Macchi, comunemente chiamato don Nando, nacque a Gallarate il 14 aprile 1925. Fu ordinato sacerdote il 22 maggio 1948 e celebrò la sua prima Messa nella chiesa di Madonna in Campagna di Gallarate. Novello sacerdote, nel 1948 gli fu affidato l’incarico di vice rettore del Seminario di Seveso. Nel 1954 divenne vice parroco a Treviglio, quindi parroco a Cimbro con Cuirone dal 1963 al 1980. Dopo una breve pausa a Gallarate, nella primavera del 1982 giunse a Cernusco con la nomina di “residente con incarichi pastorali”: sacerdote infaticabile, spese tutte le sue energie a servizio della parrocchia e fu promotore ed animatore di molteplici iniziative, fino alla primavera del 1998, quando la malattia lo colpì in maniera implacabile, togliendogli la parola.
Ricordare, raccogliere “il ricordo” - Monsignor Carlo Faccendini, allora vicario episcopale della nostra zona pastorale, all’omelia della Messa esequiale, diede una consegna ai fedeli che affollavano la prepositurale: “Io vi inviterei nei prossimi giorni a ricordare con la memoria gli incontri con don Nando, le parole che ha detto, quella fetta di vita condivisa insieme, a riandare a quel suo stile particolare, per capire così quanto sia stato importante per la vostra vita e per la vostra fede. È importante ereditare questi ricordi dalla vita di un prete. Proprio a partire da episodi, incontri e parole che ci dicono quanto don Nando sia stato importante per la nostra fede. Vi lascio questa consegna: di ricordare, magari imparando anche ad andare al di là dei singoli ricordi. È un raccogliere dai ricordi il ricordo, la sua vera grande bella eredità: quella di una vita bella, perché consegnata a Dio, al servizio dei fratelli.” Un invito ancora valido, per fare memoria di questo prete innamorato della bellezza.
Cernusco sul Naviglio, 15 giugno 2015