EST MILANO: NON SI VEDE ANCORA UNA SVOLTA POSITIVA SULL’OCCUPAZIONE

L’Afol est Milano ha reso noto nelle scorse settimane il “Rapporto di ricerca n°15 - L’economia dell’est Milano: le imprese ed il mercato del lavoro nel 2014”

Il sistema delle imprese - «Con il 2014 – si legge nel Rapporto - il tessuto imprenditoriale dell’Est Milano arresta la propria dinamica, a conclusione di un quadriennio proceduto all’insegna di un progressivo e costante rallentamento. A fine dicembre, si potevano, infatti, contare 20.351 imprese economicamente attive, vale a dire appena 3 unità in più rispetto al dato che aveva caratterizzato l’anno precedente (20.348 imprese).»

Il mercato del lavoro - «Nel corso del 2014 – afferma il Rapporto - la dinamica delle assunzioni procede ad un ritmo piuttosto sostenuto, evidenziando il grado di espansività più elevato mai registrato dall’inizio della crisi a questa parte. Durante l’anno appena trascorso, infatti, gli avviamenti al lavoro aumentano di +6.546 unità, passando dalle 39.079 comunicazioni del 2013 alle 45.625 (+16,8%) dello scorso anno.» Ma nel Rapporto è anche segnalato un «ulteriore peggioramento dei saldi occupazionali», che mantengono «il proprio segno negativo per il sesto anno consecutivo, per via di un numero di avviamenti sistematicamente inferiore a quello delle cessazioni (45.625 unità contro 48.652, in termini di comunicazioni, 32.901 unità contro 36.147 se si considerano le persone)».

Disoccupati - «Per la prima volta, dagli ultimi tre anni a questa parte, il 2014 si caratterizza per un calo del numero delle persone che hanno rilasciato la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Se, infatti, nel 2013, 8.132 residenti nell’Est Milano avevano richiesto l’attestazione del proprio status di non occupati, contando coloro che, un anno più tardi, si sono rivolti ai Centri per l’Impiego per questo stesso motivo, si trovano 387 persone in meno (-4,8%), ossia 7.745 soggetti. Una simile tendenza riguarda tutto il territorio provinciale ad esclusione del capoluogo. Questo ridimensionamento nella domanda di servizi all’impiego, per quanto significativo, purtroppo, non rappresenta certo il segnale di una pari diminuzione sul versante della disoccupazione, piuttosto indica un mutato atteggiamento da parte di alcune fasce di manodopera nei confronti di un quadro ancora stagnante ed incapace di reagire alla situazione di crisi che da tempo lo affligge.»

Nelle considerazioni conclusive, il Rapporto evidenzia come «il 2014 rappresenta una fase piuttosto difficile, contraddistinta da numerosi fattori di tensione e di incertezza». Non si avverte ancora « un miglioramento della situazione, complice un quadro di fondo profondamente turbolento ed instabile». Il dato più eclatante che è emerso, al riguardo, è la progressione a cui si è assistito sul versante della domanda di lavoro. Per quanto si sia potuto constatare un oggettivo balzo in avanti delle nuove assunzioni, il parallelo ed altrettanto vistoso incremento delle cessazioni e, soprattutto, il sopravanzare di queste ultime rispetto alle prime impedisce che vi sia una svolta positiva sull’occupazione.»

Il primo trimestre 2015 ha fatto registrare - al Centro per l’impiego di Melzo, a cui fa capo anche il nostro Comune - un incremento delle dichiarazioni di disponibilità immediata al lavoro del 12,41% , rispetto al quarto trimestre 2014. Un segnale tutto da verificare, per comprendere se deriva da un diverso atteggiamento verso il mercato del lavoro: disoccupati passati da un atteggiamento passivo alla ricerca di un lavoro.

Cernusco sul Naviglio, 8 giugno 2015