È MORTO ANGELO LEVATI, UOMO DEL DIALOGO
Il decesso è avvenuto all’ospedale Uboldo dove era ricoverato da qualche settimana. Figura di spicco della comunità cristiana, dell’associazionismo, è stato presidente del Circolo Acli, e della politica. Mercoledì 21 marzo, alle ore 14,30, l’ultimo saluto in chiesa prepositurale.
Angelo
Levati, secondo da sinistra (foto da www.aclicernusco.it)
«Questa mattina Angelo Levati ci ha lasciati per raggiungere la casa del Padre»: è l’annuncio dato dal Circolo Acli cittadino, di cui Levati è stato a lungo presidente ed esponente di primissimo piano. «In questo momento – aggiungono gli aclisti cernuschesi - non ci sono parole adatte (da aggiungere). Siamo vicini alla famiglia.»
Angelo Levati, molto conosciuto in città e nato nel 1940, era da sempre impegnato nella Parrocchia Santa Maria Assunta, prima nell’Oratorio Sacer e poi nel consiglio pastorale. La sua attenzione e sensibilità verso il mondo del lavoro lo portarono, sin dalla giovinezza, a impegnarsi nelle Acli dove, oltre a guidare il locale circolo, assunse responsabilità anche a livello provinciale. Nell’ultimo decennio si decise per un impegno più diretto in politica, entrando, come eletto nella lista del Partito Democratico, in consiglio comunale.
Le sue ultime settimane sono state caratterizzate dalla malattia, affrontata con serenità. Anche dal letto dell’ospedale non volle far mancare il suo contributo all’assemblea ecclesiale della Comunità pastorale cittadina dello scorso 4 febbraio, raccontando di come maturò il suo impegno per il sociale e per le Acli. «Lungo i decenni – ha scritto Levati - vari sacerdoti che hanno avuto incarichi all’oratorio hanno lasciato un segno nella nostra comunità. Don Giuseppe Locatelli che curava la formazione umana e spirituale dei giovani, invitava ad essere coscienti della propria responsabilità, proponendo loro la lettura di alcune riviste specializzate (Regno e Rocca) che completavano il quadro delle riviste missionarie, che educavano il giovane alla mondialità sotto il punto di vista politico, sociale ed ecumenico (era il momento delle prime aperture all’ecumenismo. Don Giuseppe aveva chiamato don Renzo Marzorati per esporre in alcuni incontri uno sguardo al di fuori della religione cattolica). Inviava quindi i giovani presso centri di studio nazionali in modo che si conoscessero la novità (eravamo ai tempi del Concilio Vaticano) personalmente sono stato inviato ad Assisi alla Pro Civitate Christiana dove abbiamo incontrato Giorgio La Pira, Andreotti, il cardinale Pellegrino. Verso la fine del suo incarico inviò in vari organismi associativi locali i giovani perché assumessero un impegno concreto: alla Croce Bianca, all’Avis, alla D.C. a me toccarono le Acli e qualcuno se ne andò al PCI.»
Angelo
Levati (foto da www.aclicernusco.it)
Altri suoi campi di impegno furono quelli dell’ecumenismo, a cui dedicò tanto tempo e passione, e dei migranti, con numerosi viaggi all’estero. Rivendicò sempre il ruolo dei laici nella Chiesa, sollecitandoli ad un impegno più diretto e consapevole. Certe sue prese di posizione - soprattutto negli anni ’70 - non furono sempre comprese all’interno della comunità cristiana, ma a lui si è sempre guardato con grande rispetto, perché uomo di frontiera, capace di dialogare con tutti. E se pensiamo ad Angelo Levati non possiamo far altro che definirlo “uomo del dialogo”.
L’ultimo saluto ad Angelo Levati sarà reso mercoledì 21 marzo, alle ore 14,30, nella chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta di piazza Conciliazione. (C.G.)
Cernusco sul Naviglio, 19 marzo 2018