“NON LASCIARSI TRAVOLGERE DALLA DISTRAZIONE O DALLA SUPERFICIALITÀ”
La persona attenta – ha detto Papa Francesco all’Angelus di domenica 3 dicembre – è quella che ha “uno sguardo di comprensione per riconoscere sia le miserie e le povertà degli individui e della società, sia la ricchezza nascosta nelle piccole cose di ogni giorno, proprio lì dove il Signore ci ha posto”.
Foto da www.agensir.it
“La persona che fa attenzione è quella che, nel rumore del mondo, non si lascia travolgere dalla distrazione o dalla superficialità, ma vive in maniera piena e consapevole, con una preoccupazione rivolta anzitutto agli altri”. È l’identikit tracciato dal Papa, durante l’Angelus di domenica 3 dicembre. “Con questo atteggiamento ci rendiamo conto delle lacrime e delle necessità del prossimo e possiamo coglierne anche le capacità e le qualità umane e spirituali”, ha assicurato Francesco soffermandosi su uno dei temi tipici dell’Avvento: la vigilanza.
“La persona attenta si rivolge poi anche al mondo – ha proseguito – cercando di contrastare l’indifferenza e la crudeltà presenti in esso, e rallegrandosi dei tesori di bellezza che pure esistono e vanno custoditi”. “Si tratta di avere uno sguardo di comprensione per riconoscere sia le miserie e le povertà degli individui e della società, sia per riconoscere la ricchezza nascosta nelle piccole cose di ogni giorno, proprio lì dove il Signore ci ha posto”, la ricetta del Papa, secondo il quale “la persona vigilante è quella che accoglie l’invito a vegliare, cioè a non lasciarsi sopraffare dal sonno dello scoraggiamento, della mancanza di speranza, della delusione; e nello stesso tempo respinge la sollecitazione delle tante vanità di cui trabocca il mondo e dietro alle quali, a volte, si sacrificano tempo e serenità personale e familiare”.
Come il popolo di Israele, ha osservato Francesco, “anche noi ci troviamo spesso in questa situazione di infedeltà alla chiamata del Signore: egli ci indica la via buona, la via della fede, la via dell’amore, ma noi cerchiamo la nostra felicità da un’altra parte”.
“Essere attenti e vigilanti – ha concluso il Papa – sono i presupposti per non continuare a ‘vagare lontano dalle vie del Signore’, smarriti nei nostri peccati e nelle nostre infedeltà; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di irrompere nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza”.
Riflettendo - Il Santo Padre ci invita ad accogliere il Signore nel nostro cuore tutti i giorni, tutti i minuti: accogliendo e capendo le esigenze delle persone che ci chiedono un sostegno, un aiuto, una parola di conforto. Gesù non ci impone niente, ci lascia liberi, ma tutti noi cristiani dobbiamo essere operosi, gioiosi e misericordiosi: questo vuol dire accogliere il Signore nel nostro cuore. L'Avvento è un tempo di attesa: che il Signore nasca dentro di noi non solo il 25 dicembre, ma in ogni giorno della nostra vita. (Fabio F.)
Per il video / testo completo dell’Angelus di Papa Francesco di domenica 3 dicembre 2017, cliccare qui
Cernusco sul Naviglio, 4 dicembre 2017