SINDACO: “L’INSEGNAMENTO DELLA RESISTENZA, LE INGIUSTIZIE VANNO SEMPRE COMBATTUTE”

“Nella nostra città la Liberazione avvenne nel pomeriggio del 25 aprile. Furono circa 200 i partigiani cernuschesi che si impegnarono nella Resistenza per restituire all’Italia la libertà”

Nel suo discorso in piazza Matteotti, nella ricorrenza del 25 aprile, il Sindaco, Eugenio Comincini, ha innanzitutto reso omaggio ai partigiani cernuschesi: “a tutti loro va il nostro pensiero e il nostro ringraziamento per l’impegno e la determinazione dimostrate. Alcuni di questi uomini hanno perso la vita per consentire a noi di celebrare l’Italia liberata e li ricordiamo in modo speciale”.

Gli uomini e le donne della “Resistenza ebbero grande coraggio ma soprattutto seppero coltivare grandi valori” che purtroppo oggi vediamo venire meno nella società italiana, ha constatato il nostro Primo cittadino. “Oggi a 70 anni di distanza abbiamo il dovere di fare memoria e di ricordare quei fatti, ma ciò non basta perchè rischiamo di fare un esercizio di retorica.” Comincini ha quindi aggiunto che “oggi possiamo tentare di attualizzare quella pagina della nostra storia e chiederci che cosa dice ai nostri giorni.” Innanzitutto, “la Resistenza ha combattuto e vinto una concezione illiberale, razzista e imperialista che il fascismo aveva imposto all’Italia. La Costituzione repubblicana ha poi capovolto concezioni e valori”

Oggi, ha constatato il Sindaco, “razzismi e violenza prendono sempre più piede. Non é certo questo quello che i partigiani immaginavano nel futuro dell’Italia. Ecco perché diventa quanto mai rilevante celebrare e fare memoria della Resistenza, perché dobbiamo ricordarci che cosa divenne l’Italia per una concezione della vita e delle relazioni tra gli uomini opposta a quella che oggi è sancita e ispirata dalla Costituzione. Quale grande dono ci fecero i partigiani riconquistando la libertà!”

“Il nostro pensiero non può non andare a tanti morti in mare di questi giorni. Quella tragedia impone una riflessione sui concetti di libertà e democrazia e quindi non può non interpellarci in questo giorno.” Comincini si è detto convinto che “i partigiani avrebbero guardato a questi oppressi con occhi profondamente diversi da quanti oggi usano parole violente e ragionano in maniera demagogica.”

“Il grande insegnamento della Resistenza è che le ingiustizie vanno sempre avversate e combattute e che è il conformismo a lasciare che i contesti degenerino.” Infine, il Sindaco ha espresso la convinzione che “oggi l’Italia e non solo, a tutti i livelli, ha bisogno di maggior spirito di solidarietà e di maggior coraggio per affrontare i problemi attuali.”

Al termine del discorso del Sindaco, il corteo ha proseguito il suo percorso per depositare fiori al monumento ai caduti di piazza Martiri della Libertà e al monumento dei partigiani in Largo Riboldi-Mattavelli.

Cernusco sul Naviglio, 27 aprile 2015