ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE: LE INIZIATIVE IN CITTÀ

Ci stiamo avvicinando al 25 aprile e si intensificano le iniziative promosse dalla locale sezione dell’ANPI per ricordare il 70° anniversario della Liberazione.

Sono una decina gli appuntamenti previsti per le prossime settimane promossi dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della nostra città, in collaborazione con altri gruppi ed enti, per mantenere vivo il ricordo della Resistenza. Qui iniziamo ad anticiparne alcuni.

Mercoledì 15 aprile, alle ore 21, in Biblioteca civica “Lino Penati", è in programma un convegno dal titolo “Storie di Resistenza nella Martesana”. Relatori saranno Luigi Borgomaneri, Giorgio Perego e Mauro Raimondi.

Giovedì 16 aprile, alle ore 21, alla Casa delle Arti, spettacolo finale del “Laboratorio teatrale scuole medie”, nell’ambito della progetto previsto dal “Piano degli interventi per il diritto allo studio” del nostro Comune. Il laboratorio sarà condotto dall’attrice Arianna Scommegna.

Martedì 21 aprile, ore 21, in Filanda, “Le storie di ieri (e di oggi). Parole e canzoni attorno alla Resistenza”, con Francesca Sabatino (voce) e Centro Teatrale Mamìmò.

Sino a venerdì

24 aprile è allestita, presso la Biblioteca civica “Lino Penati”, la mostra “La Resistenza a Cernusco. 70 anni dalla Liberazione”, già proposta alla recente Fiera di San Giuseppe presso la sede della BCC di piazza Unità d’Italia. “La mostra, attraverso foto e documenti, racconta la Resistenza locale, la tensione e la profondità di quegli anni che furono cruciali e decisivi per il futuro democratico del nostro Paese.”

“I cattolici italiani e la memoria della Resistenza” - In questo periodo si stanno svolgendo, in tutta Italia, numerose, iniziative per ricordare il 70° anniversario della Liberazione e per “far luce sul ruolo dei cattolici e della Chiesa in questo tornate della vicenda nazionale.” La Fondazione Mazzolari ha promosso, lo scorso sabato 11 aprile, a Bozzolo (Mantova), un convegno sull’eredità e, al contempo, sull’attualità della Resistenza. L’Agenzia Sir, per l’occasione, ha intervistato Marta Margotti, docente di Storia contemporanea all’Università di Torino. Qui di seguito riportiamo solo un passaggio dell’intervista, che vi invitiamo a leggere per intero.


Quali furono le motivazioni che spinsero tanti giovani credenti a scegliere la strada della resistenza al nazifascismo?

“Per molti cattolici l’adesione alle bande partigiane fu l’esito di un percorso di consapevolezza morale e politica, maturato sovente in tempi rapidissimi e in solitudine. Spesso furono ragioni religiose a motivare la lotta contro il fascismo, in nome della solidarietà cristiana e dell’aspirazione alla pace. Meno frequenti furono le scelte dettate da una convinta maturazione politica. Era mancata infatti un’opera di educazione dei credenti - e soprattutto dei giovani - che puntasse sul valore della coscienza: l’insistenza sul dovere dell’obbedienza alle autorità religiose e civili e il tentativo di ‘cattolicizzare’ il fascismo dall’interno, alla fine, avevano favorito il regime di Mussolini che era collassato soltanto di fronte alla conduzione disastrosa della guerra”.

Per leggere l’intera intervista, clicca qui:

Cernusco sul Naviglio, 13 aprile 2015