GRAZIE AL “FONDO” NESSUNA GUERRA TRA POVERI
L’unico criterio-guida del “Fondo Famiglia Lavoro” è la condizione di bisogno, non il colore della pelle o il Paese di provenienza. Nessuna preferenza per gli stranieri. Italiani beneficiari: 40% del totale.
«La crisi non ha chiesto il permesso di soggiorno. Ha colpito – si legge sul sito web della nostra diocesi - non solo gli ultimi arrivati, gli stranieri, ma anche i penultimi: gli italiani più deboli, quelli che spesso si trovano in concorrenza con gli immigrati e che sono le vittime predestinate, oltre che del disagio sociale, anche dei messaggi più strumentali della politica alla ricerca di facili e immediati consensi. Uno dei meriti del Fondo Famiglia Lavoro è stato proprio questo: contribuire a disinnescare nei quartieri periferici e nei Comuni più ai margini quella potenziale guerra tra poveri che finora nell’area metropolitana di Milano non è esplosa in manifestazioni violente, come invece a Parigi e Londra. A quasi tre anni dal suo rilancio gli aiuti sono stati indirizzati a chi ne aveva bisogno, senza guardare al colore delle pelle, al Paese di provenienza, all’origine etnica. Il risultato è stato che gli italiani sono stati il 40% dei beneficiari, gli stranieri il 60%.»
Per continuare a leggere l’articolo, clicca qui
Cernusco sul Naviglio, 28 settembre 2015