EDUCARSI AL “PENSIERO DI CRISTO”: LETTERA PASTORALE PER IL BIENNIO 2015-2017
Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha inaugurato, lo scorso 8 settembre, il nuovo anno pastorale, celebrando in Duomo il Solenne Pontificale nella festa della Natività di Maria.
Nell’omelia della Messa, nella festa della patrona della cattedrale, l’arcivescovo ha presentato la Lettera pastorale e gli appuntamenti principali che scandiranno il nuovo tratto del cammino della Chiesa ambrosiana. La nuova lettera pastorale del cardinale Scola per il biennio 2015-17, dal titolo “Educarsi al pensiero di Cristo” - informa la diocesi - si apre con il ricordo vivo del recente viaggio dell’arcivescovo di Milano tra i profughi di Erbil (Kurdistan, Iraq) scacciati dalle loro terre dall’Isis. “I nostri fratelli perseguitati domandano con forza di non essere dimenticati. Come possiamo noi cristiani del Nord Occidentale del pianeta girare la faccia dall’altra parte?” Questa esperienza introduce poi la domanda che regge l’intera Lettera del cardinale Scola: “Avere il pensiero di Cristo e condividerne i sentimenti sono due facce di un’unica e inscindibile realtà. Ma come possiamo educarci al pensiero e ai sentimenti di Cristo?”.
La lettera pastorale del cardinale Scola è edita dal Centro Ambrosiano (96 pagine, 2.50 euro) e disponibile in tutte le librerie cattoliche, anche nella nostra “Libreria del naviglio”, di via Marcelline 35. Il testo è disponibile pure in versione ebook. Il testo si articola in cinque capitoli: Eventi; Pietro e i discepoli alla scuola di Gesù; Educarsi al “pensiero di Cristo”; Educarsi al “pensiero di Cristo” nella Chiesa ambrosiana di oggi; Il coraggio e la franchezza della testimonianza.
«L’Anno Santo della Misericordia – ha detto il cardinale Scola, nella sua omelia dello scorso 8 settembre, presentando la Lettera - illumina il cammino pastorale indicato dalla Chiesa ambrosiana per i prossimi due anni: educarsi al pensiero di Cristo. Attraverso il lavoro personale e comunitario sulla Lettera pastorale, si tratta di assumere il dono e il compito di pensare secondo Cristo, cioè di riconoscere nella persona di Gesù il criterio per guardare, leggere e abbracciare tutta la realtà e, nello stesso tempo, il dono e il compito di pensare Lui attraverso tutte le cose. E questo “insieme”, come comunità cristiana, perché il pensiero di Cristo è, sempre e in modo indisgiungibile, un sentire con la Chiesa, in intima unione con il popolo santo di Dio, secondo il criterio della pluriformità nell’unità, vera e propria legge della communio.»
«Il lavoro proposto dalla Lettera pastorale – ha quindi aggiunto Scola - costituisce un ulteriore passo nel percorso di riforma – il termine se ben inteso non è eccessivo – che la nostra Chiesa ha avviato da qualche decennio. Cito solo il peso dato alla Parola di Dio, la nascita delle Comunità Pastorali, il lavoro sull’iniziazione cristiana. Affronteremo ora la questione del posto decisivo della famiglia come soggetto diretto di evangelizzazione per giungere alla formazione del clero con la proposta di “processi da avviare” e di esercizi di comunione. Passi di riforma che hanno come orizzonte proprio l’evangelizzazione, il rinnovamento della Chiesa come “Chiesa in uscita”.»
Cernusco sul Naviglio, 14 settembre 2015