DALLA DIOCESI UN AIUTO AI CONIUGI IN CRISI

L’Ufficio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati ha iniziato, dallo scorso 8 settembre, l’attività. È stato istituito con decreto, il 6 maggio scorso, dall’Arcivescovo di Milano


L’Ufficio intende accompagnare le persone il cui matrimonio è andato in crisi. Il personale dell’Ufficio riceverà su appuntamento in tre sedi differenti: a Milano, in Arcivescovado, in piazza Fontana 2 (lunedì, mercoledì e venerdì); a Lecco, presso la basilica di San Nicolò (martedì); a Varese, presso la basilica di San Vittore (giovedì). Per prenotare i colloqui occorrerà telefonare alla segreteria dell’Ufficio al numero 02.8556279 dalle 9 alle 12.30 da lunedì a venerdì. Per contattare l’Ufficio a disposizione anche l’e-mail accoglienzaseparati@diocesi.milano.it. La sede milanese dell’Ufficio è aperta al pubblico senza appuntamento il lunedì pomeriggio dalle 14 alle 16.30.

Un ufficio diocesano per l'acco­glienza delle persone il cui matri­monio è andato in crisi, ma so­prattutto un servizio pastorale per coloro che vivono l’esperienza della separazione o sono giunti alla scelta di separarsi.

Sono le coordinate su cui si muoverà dal prossimo 8 settembre, proprio nella festa di Santa Maria Nascente, il nuovo "Ufficio dio­cesano per l'accoglienza dei fedeli separa­ti" istituito con decreto, il 6 maggio scorso, dal cardinale Scola. «La presenza di molti fedeli che vivono l'esperienza della separazione co­niugale e lo speci­fico dovere del ve­scovo di provvede­re adeguatamente all’accompagna­mento di queste situazioni, - si leg­ge infatti nel de­creto arcivescovile - suggeriscono la costituzione di una nuova e specifica articolazione organizzativa della Curia che offra la sua competenza ai fedeli che vi­vono la prova della separazione, valoriz­zando al meglio le numerose risorse già operanti nel territorio diocesano».

«Negli auspici e nella volontà dell’ar­civescovo, questo nuovo organismo vuole offrire un aiuto pastorale e paterno a tutti coloro che si trovano in una condizione di unione familiare problematica - ha spie­gato monsignor Luca Bressan, vicario epi­scopale per la Cultura, la carità, la missione e l'azione sociale - sostenendo, al contempo, la loro vocazione cristia­na da vivere anche in un momento di difficoltà, nella prospettiva che ci sta indicando il Sinodo sulla Fami­glia, che vede pro­prio nella famiglia un dono offertoci dalla grazia e una presenza che ci permette di vivere i rapporti di ogni giorno alla luce del Vangelo.»

Quattro in particolare saranno gli obiettivi del nuovo organismo. Primo: tentare un cammino di riconciliazione, inviando la coppia che è già separata o in procinto di divenirlo, ai Consultori familiari, presenti in ogni zona della diocesi. Secondo: aiutare ì fedeli a comprendere la propria colloca­zione all'interno della Chiesa e a vivere cri­stianamente la nuova condizione. Terzo: accompagnare verso un'eventuale intro­duzione alla domanda per lo scioglimento del vincolo. Quarto: introdurre la domanda per la verifica della nullità matrimonia­le.

«Il nuovo organismo - ha spiegato il can­celliere arcivescovile, monsignor Marino Mosconi - avrà una spiccata sensibilità pastorale e pertanto l'ascolto dei fedeli sepa­rati comprende, anche l’aiuto a queste persone per una rilettura della loro situazione alla luce dell’insegnamento cristiano».

Un ufficio dunque che tenderà a tenere so­prattutto una porta aperta e un sostegno concreto per i fedeli separati.

Cernusco sul Naviglio, 21 settembre 2015