SCOLA: “NELLA CONDIVISIONE DELLA FRAGILITÀ SI SCOPRE COS’È L’AMORE VERO”
L’arcivescovo è stato in visita alla “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone, che ogni anno segue più di 7.300 persone in 15 sedi fra Lombardia, Piemonte e Liguria.
«Voi ci fate scoprire cos’è l’amore vero, che non è egoismo o la strumentalizzazione dell’altro al proprio piacere. Qui si impara ad amare e si impara il valore della vita, unico e irripetibile per ogni persona». È un passo dell’omelia pronunciata dal cardinale Angelo Scola nella chiesa della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove, lo scorso 26 maggio, ha celebrato la Messa e visitato alcuni reparti. Parole rivolte agli ospiti, agli operatori, ai volontari (quasi mille) e ai familiari.
«Ai papà e alle mamme che da anni vivono questa esperienza di condivisione della fragilità - ha sottolineato l’arcivescovo - posso dire che state ricevendo tanto». «Il mio saluto - aveva detto aprendo l’omelia - è pieno di gratitudine per come mi avete accolto. Mi hanno colpito la gioia dei vostri canti, il modo di battere le mani e di partecipare. Dimostrano che, nonostante la sofferenza e il bisogno di cura, i vostri volti, i vostri occhi e i vostri cuori, sono contenti. Perché la Sacra Famiglia, vale a dire la “Famiglia che aiuta le famiglie”, vi permette di camminare verso il futuro pieni di speranza». La Sacra Famiglia da 120 anni ha come vocazione e missione l’assistenza a anziani e disabili.
Fondata nel 1896 da don Domenico Pogliani, la Sacra Famiglia, oggi segue ogni anno più di 7.300 persone in 15 sedi fra Lombardia, Piemonte e Liguria. «La nostra sfida - ha detto monsignor Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione - è considerare ogni persona importante, tutte, nessuna esclusa. Il Signore comunica attraverso ognuno di noi e ogni creatura è il segno della misericordia di Dio».
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Cernusco sul Naviglio, 1 giugno 2015