MALCANGIO: “CERNUSCO POLO CULTURALE E ATTENTA ALLA CURA DELLE PERSONE”

Paola Malcangio - candidata sindaco per Lega Nord, Fratelli d’Italia, Cernusco sul Naviglio popolare e Cernusco primaditutto - al primo turno ha ottenuto 2873 voti pari al 18,96% mentre le liste a lei collegate hanno ottenuto 2664 voti pari al 17,58.


Paola Malcangio

“Bisogna votare, bisogna esprimere con il voto la nostra idea a favore o contro le politiche dell’attuale giunta, perché il ballottaggio è di fatto un referendum: il PD come ha lavorato per Cernusco? Lo voglio ancora per 5 anni?”: è la riflessione che la candidata sindaco Paolo Malcangio invita a fare in vista del ballottaggio di domenica 25 giugno, rispondendo ad alcune nostre domande.

La bassa partecipazione registratasi al primo turno quale riflessione le suggerisce e a coloro che hanno disertato le urne cosa dice per convincerli a votarla?

In questi mesi ho incontrato tantissime persone deluse, con enormi problemi ma senza neanche più la forza di lottare. Credo che anche nel voto ci sia ormai quell’effetto “scoraggiamento” tipico di chi è talmente demotivato che smette di fare anche cose che potrebbero essere d’aiuto. Una massa silenziosa che però non dobbiamo smettere di aiutare a sperare. La data infelice non ha aiutato chi passa i week end fuori Cernusco e la pessima scelta di non aver dato la possibilità di votare anche il lunedì non ha consentito a questi elettori di esprimersi. Cernusco ha sempre partecipato attivamente alle elezioni di qualunque genere. Questa volta no. Questo non vuol dire che i non votanti avrebbero votato per me, ci mancherebbe. Vuol dire che si sta perdendo quel senso civico che ci ha sempre contraddistinto. Quando da bambina ero al mare con la mia famiglia, ricordo che i miei genitori rientravano a turno per votare. Senso civico, senso del dovere, consapevolezza di esercitare un diritto. Oggi questo non c’è più. Io mi sento di dire soprattutto alle persone deluse e scoraggiate che non è stando a casa che si cambiano le cose. Bisogna votare, bisogna esprimere con il voto la nostra idea a favore o contro le politiche dell’attuale giunta, perché il ballottaggio è di fatto un referendum: il PD come ha lavorato per Cernusco? Lo voglio ancora per 5 anni?

Come intende favorire la creazione di nuovi posti di lavoro? Occorre che la città diventi attrattiva per le imprese e non le faccia fuggire come è successo con Samsung. La nostra zona industriale va rivitalizzata e per farlo occorre cambiare il Piano di Governo del Territorio e riscrivere il collegato Piano delle Regole ora iperburocratizzato. Agevolare gli insediamenti vuol dire anche dare risposte certe in tempi certi agli imprenditori quindi occorre riorganizzare completamente l’ufficio tecnico per modernizzarlo e sburocratizzarlo. Oltre a facilitare nuovi insediamenti produttivi che vogliono dire nuovi posti di lavoro, il mio impegno è quello di creare una fondazione culturale per gestire un polo culturale fortemente attrattivo formato da Villa Alari, Villa Greppi (con il trasferimento degli uffici comunali in altre sedi più funzionali per i cittadini) e l’asse del lungo Naviglio con il Parco dei Germani. La gestione di questi beni creerebbe molte occasioni per i nostri giovani. Un altro importante strumento riguarda invece l’arricchimento del curriculum vitae dei ragazzi: per renderlo più competitivo il Comune si impegna a certificare le competenze acquisite con le numerose iniziative di volontariato che il nostro programma prevede. Ricordiamo che il volontariato fa parte delle competenze richieste dalla comunità europea indispensabili nella ricerca di un lavoro e che il 64% dei nostri giovani non lo ha mai fatto.

In tema di tutela del territorio e della qualità dell’aria quali saranno i suo primi provvedimenti? Il blocco della speculazione Carosello proposta da Comincini che intende raddoppiare le superfici di vendita su un parco cernuschese sarà il primo provvedimento che va di pari passo con il blocco delle escavazioni a nord della città insieme al recupero delle ex cave. Per il miglioramento dell’aria nel nostro programma sono presenti interessantissimi progetti : incentivi per l’efficientamento degli edifici anche privati dal punto di vista energetico che vuol dire caldaie meno inquinanti che vuol dire aria migliore; utilizzo di energie rinnovabili per il consumo energetico di edifici pubblici; blocco del traffico passante; miglioramento dell’accessibilità della stazione centro e Villa Fiorita; terza stazione MM e sistema di smart shuttle per servire le zone residenziali distanti dalle stazioni MM, il tutto per incentivare l’uso del mezzo pubblico .

Concretamente la sua Cernusco come aiuterà i poveri, compresi immigrati e rifugiati? Prima di tutto occorre rivedere completamente le politiche sociali e rendere trasparenti gli interventi. Ho incontrato davvero troppe persone in gravissima difficoltà economica costrette a dormire in macchina o a entrare abusivamente in una casa, troppe persone con disabilità abbandonate. Sinceramente non me lo aspettavo, è stata la più grande triste sorpresa di questa campagna, è stato il punto su cui io e la dott.ssa Mabellini, che conosce molto bene le fragilità territoriali, abbiamo unito le nostre forze con l’apparentamento delle liste al ballottaggio. Il mio programma, in particolare, prevede di creare una rete di solidarietà sociale che affianchi il Comune proprio nel supporto alle fragilità: penso alla cura dei bambini per i genitori che lavorano e che non possono permettersi baby sitter, penso ad assistenza sussidiaria per chi ha difficoltà (reperimento cibo, vestiti, piccole manutenzioni in casa), penso all’integrazione degli immigrati in regola con il permesso di soggiorno per l’insegnamento della lingua e la socializzazione. Discorso a parte meritano i veri profughi di guerra per i quali io sono disposta ad aprire la mia casa e a studiare un vero progetto di vita e credo, con me, molti altri Cernuschesi. Non ritengo invece corretto scaricare sui Comuni la responsabilità di politiche di integrazione sbagliate che possono portare allo scontro sociale.

Anche Cernusco è una città che sta invecchiando. Ha pensato a delle iniziative da attuare per incoraggiare nuove nascite? Le famiglie fanno figli quando hanno sicurezza economica e servizi che possano aiutarle a conciliare lavoro e famiglia. Sul lavoro ho già detto cosa intendo fare per incrementare l’occupazione. Sulle politiche di conciliazione, di cui mi occupo da oltre dieci anni, posso dire che Cernusco ha fatto veramente poco, se non nulla in questi anni: nidi comunali con liste di attesa (se adesso l’attesa è diminuita è solo perché, purtroppo, molte mamme non hanno più il lavoro), pre e post scuola inadeguati e costosi, accessibilità degli uffici e dei servizi comunali veramente vergognosa e ferma da 12 anni, politiche di conciliazione completamente assenti nonostante gli obblighi di legge mai ottemperati da questa Giunta. Per favorire le nascite occorre che il Comune riveda i servizi in essere e ne studi di nuovi in un’ottica di conciliazione.

Nell’amministrare un Comune i grandi temi e le esigenze spicciole della vita quotidiana richiedono concretezza e realismo e insieme l’orizzonte ampio di una idea di città e una visione complessiva della convivenza civile in città, in Italia e oltre. Al riguardo qual è la sua idea di città? La mia idea è proprio sviluppata su due livelli: una visione a dieci anni con il rilancio e il posizionamento di Cernusco come polo culturale collegato alla città di Milano da una parte, e la cura delle persone dall’altra. Il primo punto comporta enormi sforzi progettuali, organizzativi e di relazione che occorre saper prendersi in carico. Occorre una valorizzazione delle ultime aree dismesse (ex Garzanti, Mat Plast, Melghera), occorre una coraggiosa valorizzazione dell’area strategica intorno alla stazione del metrò (parcheggio) che è comunale per trovare le risorse necessario al rilancio di Cernusco. Nello stesso tempo occorre lavorare sul benessere delle persone che vuol dire rendere efficienti i servizi, riscrivere le politiche sociali e renderle trasparenti (come mai non sono pubblicate sul sito del Comune le graduatorie per l’assegnazione delle case?), abbassare la pressione fiscale ove possibile, porre in atto interventi di prevenzione del disagio e di promozione della salute per diminuire il più possibile futuri impatti sul sistema pubblico. Una città che guarda al futuro attraverso il benessere dei suoi cittadini.

Ha già pensato alla sua squadra di governo? Si, con persone esperte, preparate e motivate a fare bene per Cernusco. In caso di vittoria l’assessorato ai Servizi Sociali andrà a Olivia Mabellini proprio per l’unità di intenti in questo settore che è stato il motore della discesa in campo di Olivia ed è il mio primo punto di programma. Ho ben in mente che per lo sviluppo del mio programma due assessorati chiave saranno l’Urbanistica e la Cultura. I nomi dovranno essere naturalmente condivisi con le forze di coalizione.

Cernusco sul Naviglio, 21 giugno 2017