ORTI SOCIALI, NUOVE NORME PER ELIMINARE I “FURBETTI”
Sono 75 gli orti comunali che vengono assegnanti per quattro anni, con lo scopo di favorire anche la socializzazione. Un comitato direttivo segue la gestione di questi spazi di coltivazione.
Orti sociali – non
proprio belli a vedersi - lungo le vie Falcone-Borsellino
Al precedente regolamento per l’assegnazione e la gestione degli orti sociali, risalente al 2010, il consiglio comunale, nella seduta dello scorso 29 novembre, ha apportato delle modifiche. Che sono state il frutto del confronto tra l’assessorato delle politiche sociali ed il comitato di gestione degli orti. Gli orti comunali che vengono assegnati a cernuschesi con età superiore a 57 anni sono 75. Lo scopo degli orti – ha sottolineato l’assessore Silvia Ghezzi - è sociale nel senso che oltre alla coltivazione dell’appezzamento di terreno assegnato al singolo utente intende favorire la socializzazione. Gli assegnatari eleggono i propri rappresentanti che formano il comitato direttivo, che dura in carica 4 anni.
Alcuni suggerimenti del comitato sono stati volti a migliorane l’organizzazione e a superare alcune criticità che sono emerse nella gestione degli orti. Per esempio, è stato riscontrato, in alcuni casi, che la partecipazione al bando per l’assegnazione dell’orto è stata fatta da un soggetto mentre poi la gestione effettiva è stata affidata ad un altro. Per eliminare questo problema, è stato modificato il regolamento riconoscendo al comitato direttivo la possibilità di fare delle segnalazioni e all’amministrazione di effettuare delle verifiche.
La durata dell’assegnazione degli orti sociali è di 4 anni con possibilità di tacito rinnovo per altri 4 anni; poi può essere ripresentata la domanda e se si ottiene l’assegnazione si conserva il medesimo orto. Prevista anche la possibilità di assegnazione di orti, oltre che ad associazioni di volontariato, anche a strutture residenziali (per esempio, centro diurno disabili).
Cernusco sul Naviglio, 5 dicembre 2016