VIA LIBERA ALL’APERTURA DI UN “CENTRO DIURNO INTEGRATO” PER ANZIANI

Cernusco nei prossimi mesi potrà disporre di un “Centro Diurno Integrato”. La sua istituzione è stata discussa ed approvata durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 21 dicembre.

La rilevanza della proposta presentata dall’amministrazione comunale è stata evidenziata dal voto unanime espresso, sulla relativa delibera, da tutti i consiglieri comunali. Il “Centro Diurno Integrato” (CDI) – ha detto l’assessore alle politiche sociali, Silvia Ghezzi, illustrando la proposta – è un servizio rivolto ad anziani parzialmente autosufficienti e che ha come obiettivo principale quello di ritardare il più a lungo possibile il loro ricovero nelle strutture residenziali, dando così a loro la possibilità di rimanere nella loro casa e con i propri cari. Inoltre, il servizio intende offrire aiuto e sollievo ai famigliari nella cura degli anziani.

Nella nostra città ci sono già servizi che operano con lo stesso obiettivo (teleassistenza, assistenza domiciliare, pasti a domicilio, trasporto accompagnato … ), ma il nuovo servizio va a completare questo ambito di assistenza. Il ricovero di anziani in rsa (residenze socio sanitarie), oltre ad essere molto costoso – a parere dell’assessore - è anche “molto pesante” per le nuove condizioni di vita a cui la persona anziana si deve abituare. Il CDI – ha osservato Ghezzi – risponde al bisogno di evitare il ricovero e si inserisce in una logica nazionale e regionale che incentiva i presidi di prossimità, disincentivando l’ospedalizzazione.


L’edificio, in via Buonarroti, in cui troverà sede il CDI

Ghezzi ha aggiunto che sono stati fatti lunghi approfondimento sull’argomento, oltre a passaggi in Regione, con l’Asl e con le associazioni ed altre realtà del territorio. Inoltre, il Comune ha fatto fare ad una cooperativa un sondaggio tra circa 200 anziani per capire meglio la loro situazione. Da tutto questo, è arrivata la conferma che il CDI è un servizio ritenuto importante per la nostra città e che i cittadini stanno aspettando.

La delibera che istituisce il servizio – che troverà la sua sede nell’ex edificio del Centro sociale di via Buonarroti - ha fissato in sei anni la durata dell’appalto; in 30 euro l’importo massimo (comprensivo di pasto e trasporto) che potrà essere richiesto agli utenti cernuschesi, che avranno anche la precedenza per l’accesso; in 20.000 euro il canone di affitto annuo che l’operatore dovrà pagare al Comune. Mentre nel capitolato d’appalto saranno specificate tutte le caratteristiche del servizio, sulla base anche della normativa regionale vigente. L’assessore ha chiarito che oltre al sostegno sanitario e riabilitativo, il servizio curerà anche momenti ricreativi e di animazione per favorire la socializzazione delle persone e il mantenimento delle capacità cognitive. I posti disponibili dovrebbero essere una trentina.

Nei Comuni vicini, la situazione dei CDI – ha osservato l’assessore – è molto variegata. Ci sono centri pieni e con lista di attesa e altri mezzi vuoti, in particolare quelli che non assicurano il servizio di trasporto. Interesse dell’amministrazione comunale – ha evidenziato ancora Ghezzi – è che la gestione del CDI sia di qualità e quindi nel bando di gara si darà giusto peso al progetto che ogni operatore dovrà presentare unitamente all’offerta economica.

“Stiamo istituendo un servizio atteso e delicato – ha dichiarato il Sindaco, Eugenio Comincini – che riguarda una fascia ristretta di popolazione in una fase molto particolare della sua vita. Piace sottolineare come in questi anni la gamma dei servizi alla persona nella nostra città non sia andata a stringersi – nonostante i tagli del Governo centrale – ma anzi sia stata ampliata, prima con il PUAD (Punto unico accesso disabili, ndr) e ora con il CDI. È un risultato politico importante, anche perché abbiamo dovuto lottare non poco con la Regione per avere l’accreditamento.”


L’edificio, in via Buonarroti, in cui troverà sede il CDI

LE MINORANZE – “Quanto fatta dall’amministrazione comunale merita attenzione e riconoscimento” ha dichiarato Gianlugii Frigerio (Forza Italia), che poi ha aggiunto: “Penso che il tema dell’handicap debba diventare per la nostra amministrazione un punto forte e fermo”. “È importante che parta bene” è stato l’avvertimento di Giuliano Mossini (Forza Italia) alla giunta comunale, che ha anche invitato a limitare la durata dell’appalto per scoraggiare operatori poco professionali. “Darò il mio consenso perché è un atto dovuto e doveroso per la città” è stata la sintetica dichiarazione di Claudio Keller (Gruppo misto). Nessuna dichiarazione, invece, da Lega nord e Movimento 5 Stelle.

LA MAGGIORANZA – Gli interventi dei capigruppo della maggioranza hanno posto l’attenzione sul fatto che viene istituto un servizio importante, previsto dal programma elettorale della coalizione, e atteso dai cittadini; un servizio che conclude il “Contratto di quartiere” riguardante l’ex edificio del Centro sociale di via Buonarroti, dove appunto troverà sede il CDI accanto agli spazi riservati alle associazioni di volontariato e agli alloggi in affitto a soggetti in disagio abitativo.

“Abbiamo istituito un servizio rivolto al benessere del cittadino. E il benessere per me – ha dichiarato Danilo Radaelli (Sinistra per Cernusco) - e per chi fa politica è un tema importante.”

“La cura degli anziani – ha osservato Mariangela Mariani (Vivere Cernusco) - è una necessità che sentiamo un po’ tutti. Dalle ultime statistiche abbiamo visto che anche a Cernusco la fascia di popolazione over 65 supera quella in età scolare e pre-scolare. Se sinora la nostra città ha dato risposte a queste ultime con le strutture scolastiche e ricreative, adesso deve pensare alla popolazione anziana.” “Il CDI va a completare l’offerta per anziani – ha sottolineato Maurizio Magistrelli (PD) - che ha già servizi ben consolidati: il Centro anziani presso La Filanda, il servizio di custodia sociale e la molteplicità di servizi offerti dalla associazioni di volontariato. Un obiettivo raggiunto e non del tutto scontato.”

Punto di vista – C’è poco da aggiungere a quanto emerso durante il dibattito in consiglio comunale. Si tratta certamente di un servizio di forte rilevanza socio-sanitaria, perché rivolto a persone fragili, che si trovano in una fase delicata della loro esistenza e che hanno bisogno di essere accompagnate - con competenza e con delicatezza - e non abbandonate in strutture spesso anonime e lontane dai propri cari. La politica che sa riconoscere e soddisfare questi bisogni è quella che a noi piace, perché è quella al servizio del vero bene comune. Va riconosciuto all’attuale amministrazione comunale tutto il merito per aver avviato il percorso per l’apertura di un CDI nella nostra città in tempi non certamente facili per le finanze degli enti locali. (C.G.)

Cernusco sul Naviglio, 23 dicembre 2015