ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE, IN PIAZZA PER NON DIMENTICARE

Ricordato il 74° anniversario della Liberazione, anche con i nomi di donne e uomini che hanno fatto la “Resistenza senza fucile”

Ogni anno il 25 aprile a Cernusco porta un nuovo motivo di speranza. In questa commemorazione merita risalto un fatto citato dal Sindaco Ermanno Zacchetti, che ha ricordato di aver cercato e trovato nell’archivio comunale una vecchia ordinanza, frutto del lavoro della giunta comunale del giugno 1945, quando dopo la Liberazione, la vita della nostra cittadina stava riprendendo regolarmente. Sono stati letti i nomi dei rappresentati dei diversi partiti, espressione del Comitato di Liberazione Nazionale, che formarono la prima giunta comunale, guidata come sindaco dal democristiano Mario Pirola, assumendo le cariche amministrative necessarie per far ripartire la macchina comunale. Pur su fogli prestampati con ancora il nome del podestà, si costituirono e verbalizzarono importanti commissioni municipali, tra le quali anche quella dell’ospedale, della scuola materna, del corpo bandistico... Un elenco di nomi di donne e uomini che, dopo il contributo dato durante la Resistenza, continuarono a servire la comunità. La storia è passata anche attraverso quei nomi letti in piazza, insieme a quelli dei Cernuschesi caduti per la libertà tra i partigiani in Piemonte o nei campi di concentramento nazisti. Una sequenza di nomi che ha suscitato gratitudine e forte commozione tra i presenti.

Prima del Sindaco, erano intervenuti anche due ragazzi in rappresentanza del consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi che, con la loro spontaneità, hanno dichiarato la propria avversione alla guerra e all’odio razzista: una speranza concreta per il presente e il futuro.

Più articolato, con diverse citazioni di politici e storici nazionali, l’intervento di Giovanna Perego, a nome dell’Anpi cittadina. Ha sottolineato il richiamo ai valori della convivenza civile, illustrando alcuni laboratori e esperienze fatte con i giovani in campo scolastico. E’ stato ricordato il progetto realizzato con otto classi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo Hack, che attraversando Cernusco hanno potuto sentire, grazie al racconto di quattro testimoni, in luoghi diversi, alcuni fatti della Resistenza locale. Un’esperienza nuova che merita di avere un seguito perché è stata una maniera coinvolgente di “fare memoria” e di trasmetterla ai più giovani, facendo raccontare ai familiari di alcuni protagonisti un pezzo di quella storia che non è poi così tanto lontana da noi.

Anche se tentati e preoccupati dal lungo ponte pasquale, c’era tanta gente al corteo che, formatosi sul sagrato della prepositurale dopo la Messa, con le autorità civili e militari, ha raggiunto Piazza Matteotti. Qui da anni, di fronte a Palazzo Tizzoni, dove il 26 aprile del 1945 avvenne la resa del Comando militare tedesco ai rappresentanti del CLN locale, ci si sofferma per i discorsi ufficiali. La piazza si è popolata di gente, passanti, curiosi, proprio come 74 anni fa quando il prevosto di allora, monsignor Guidali, uscendo dal portone del palazzo annunciava: “E’ finita! Si sono arresi!”

Si è poi ripartiti per la seconda tappa, accompagnati dalla Banda de Cernusc: il monumento di Piazza Martiri della Libertà. Qui è stato reso omaggio ai caduti di tutte le guerre con la posa di una corona di alloro, con l’alzabandiera e con l’inno nazionale cantato dai presenti.

Passando per Viale Assunta, il corteo si è concluso al “cippo” dedicato ai due giovani partigiani cernuschesi Cesare Riboldi e Luigi Mattavelli, freddati alle spalle da un gerarca fascista proprio alla vigilia della Liberazione. Commozione, silenzio e poi ... festa con il canto “Bella ciao”, sulle note della nostra Banda! Alla fine c’è tempo per i saluti, le strette di mano, la gioia dei bambini, i ricordi degli adulti e le foto di gruppo con le autorità.

Maurilio Frigerio

Cernusco sul Naviglio, 25 aprile 2019