SMOG IN PIANURA PADANA, CITTÀ “FUORILEGGE”
Lodi in testa, poi Torino e Milano. Legambiente accusa: in pianura padana provvedimenti troppo deboli. L’assessore lombardo Cattaneo: in regola nel 2025.
Foto da www.agensir.it
Sono già 11 le città 'fuorilegge' per aver superato il limite consentito di polveri, ovvero 35 giorni all’anno con Pm10 sopra i 50 microgrammi al metro cubo. La classifica vede al comando Lodi con 57 giorni fuori regola, seguita da Torino con 56 e Milano con 47, poi Padova (44), Alessandria a pari merito con Venezia (41), Frosinone (40), Asti e Pavia a 39, Cremona (37) e Reggio Emilia (36).
È impietoso il rapporto presentato (lo scorso 14 novembre, ndr) a Milano da Legambiente nell’ambito del Progetto Captor, dedicato al coinvolgimento dei cittadini nel controllo dell’inquinamento atmosferico: nonostante le ultime piogge, che hanno favorito la dispersione delle polveri, lo smog non dà tregua alle città italiane, anzi entro fine anno molte altre supereranno la soglia dei 35 giorni.
«Dopo il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea per la procedura di infrazione sulla qualità dell’aria – ha affermato il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti – ci saremmo aspettati un grande piano per tutta l’area padana, e non solo. Provvedimenti efficaci però non se ne vedono, si continua a procedere a macchia di leopardo con misure anche in contrasto tra loro. Occorre una netta inversione di tendenza, senza ricorrere a ulteriori proroghe nel raggiungimento degli obiettivi».
Negli scorsi giorni, la onlus Cittadini per l’Aria ha proposto al Tar Lombardia un ricorso contro la Regione, chiedendo di imporre misure che facciano scendere i livelli degli inquinanti entro i limiti di legge nel più breve tempo possibile: «Servono provvedimenti più forti per tutelare la salute dei cittadini – ha lamentato la presidente Anna Gerometta –, il Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria (Pria) approvato dalla giunta Fontana giunge in ritardo di molti mesi senza proporre misure adeguate: con questo Pria la Lombardia rimarrà una delle regioni più inquinate d’Europa per anni».
«L’aria che respiriamo oggi è migliore di quella che respiravamo fino ad alcuni decenni fa – ha replicato l’assessore lombardo ad Ambiente e clima Raffaele Cattaneo –; inquinanti come l’anidride solforosa, il monossido di carbonio e il benzene oggi sono stati debellati. Anche il Pm10 è meno della metà di vent’anni fa. Questo significa che le politiche stanno funzionando ed è sbagliato generare allarmismi; non abbiamo ancora raggiunto i parametri Ue perché siamo in un’area con le peggiori condizioni orografiche e climatiche per l’accumulo degli inquinanti, ma ci arriveremo entro il 2025. Moltissimi cittadini ritengono che ciò che stiamo facendo impatta già troppo sul quotidiano e il compito di chi ha responsabilità è trovare il giusto equilibrio». (Fonte: Avvenire, 14 novembre 2018)
Cernusco sul Naviglio, 19 novembre 2018