Ultime notizie :

ORARI SANTE MESSE A CERNUSCO SUL NAVIGLIO   

CORO PER LA PACE - Serata di canti dell´antica tradizione slava dedicati alla Vergine Maria   

MAGGIO, MESE MARIANO   

Iscrizione online all’Oratorio Estivo   

MERCOLEDI’ 1 MAGGIO, FESTA PATRONALE DI S. GIUSEPPE LAVORATORE   

DON SANDRO SPINELLI CITTADINO ONORARIO DI TERESINA   

SABATO 6 APRILE, "PORTE APERTE" IN BOUTIQUE!   

Estate a Bolbeno, prenotazioni dal 18 marzo   

FIERA DI SAN GIUSEPPE. SI MANGIA IN ORATORIO!   

PROFESSIONE PERPETUA NELL´ORDINE AGOSTINIANO DEL CERNUSCHESE P. GENNARO LIONE   

EMERGENZA TERRA SANTA - Un appello di Caritas   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, LA PROPOSTA 2023/24   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, LA PROPOSTA 2023/24   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, PROGRAMMA 2022/23   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, PROGRAMMA 2022/23   

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA... ISCRIZIONI APERTE!   

ISCRIZIONI ORATORIO ESTIVO 2024   

SETTIMANA SANTA 2024 A CERNUSCO SUL NAVIGLIO   

QUARESIMA 2024   

PREGA, CONFIDA E SPERA. 100° DALL APPARIZIONE DELLA B.V. MARIA A CERNUSCO   

Santuario, approvato il recupero dei decori nascosti per anni    

Don Luciano, Aprile. Come possiamo vivere la Pasqua nella nostra vita quotidiana?   

DON LUCIANO, MARZO. LA QUARESIMA CI PROPONE UN PERCORSO INTERIORE DI CONVERSIONE   

DON LUCIANO, FEBBRAIO: Oggi, dopo 100 anni, la Madonna ci parla ancora   

Don Luciano, gennaio. La fede in Dio torni ad essere centrale nella nostra vita   

Venerdì 19 Aprile

PRIORITÀ DELL’ITALIA E L’ESEMPIO DI SAMMY

Per cambiare le cose e migliorare la propria condizione, si passa solo attraverso la via stretta della fatica, dello studio, dell’impegno... e della passione.

Foto da www.agensir.it

È uscita il 13 luglio scorso l’indagine Istat sui “Livelli di istruzione della popolazione e i ritorni occupazionali”, aggiornata al 2017. Il primo dato che salta agli occhi è quello relativo ai cittadini italiani che hanno ottenuto un diploma di scuola superiore, considerato “il livello indispensabile per acquisire le competenze di base richieste nella società attuale e ragionevolmente anche nella futura”. In Italia si stima che il 60,9 per cento della popolazione di età compresa tra i 25 e i 64 anni abbia un titolo di studio superiore, ma il valore è distante da quello medio europeo, che si aggira attorno al 77 per cento.

Un secondo dato è la quota di titoli “terziari”, cioè il numero di laureati in Italia: qui il divario diventa ancora più vistoso. Nonostante gli sforzi fatti, l’Italia è penultima in Europa per numero di laureati: solo il 18,7 per cento degli italiani di un’età compresa tra i 25 e i 64 anni possiede un titolo di studio universitario, mentre la media europea si aggira attorno al 31 per cento. I tassi di occupazione tra i laureati sono più alti rispetto alle altre categorie e pertanto la laurea continua ad essere una buona garanzia di accesso al lavoro.

Forse il dato più inquietante, però, è quello che riguarda i “Neet” (dall’inglese: “Neither in employment nor in education and training”), cioè quei giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi formativi: al 2017, in Italia sono 2 milioni e 189 mila (il 24 per cento del totale), contro la media europea che si attesta al 13 per cento. Le differenze territoriali si fanno sentire: mentre nel Nord Italia sono circa il 16 per cento, nelle Regioni centrali si arriva al 20 e al Sud addirittura al 34 per cento. Ciò significa che nel Mezzogiorno più di un giovane su tre non studia e non lavora (…).

Resta preoccupante – ecco il quarto dato – l’alto tasso di abbandono scolastico: la quota di giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato precocemente gli studi è pari al 14 per cento. Le differenze territoriali negli abbandoni scolastici sono molto forti e non accennano a ridursi: il 18,5 per cento del Mezzogiorno, contro circa l’11 del Centro e del Nord.

Se a questo quadro si aggiungono i dati dell’emigrazione – sì, l’emigrazione! – degli Italiani all’estero, non c’è da stare tranquilli. Nel 2016 in Italia si sono registrate quasi 160mila cancellazioni anagrafiche per l’estero: sono soprattutto persone con alto livello di istruzione a lasciare il Paese e la fascia d’età in cui si registra la perdita più marcata è quella dei giovani tra i 25 e i 39 anni (circa 38mila). Ciò significa che l’Italia non riesce a trattenere adeguatamente competenze e professionalità: è il fenomeno definito come “fuga di cervelli”. Sono questi i problemi che dovrebbero trovare massima priorità tra gli impegni del Governo e del Parlamento (e di tutta la società italiana).

Per cambiare le cose e migliorare la propria condizione, si passa solo attraverso la via stretta della fatica, dello studio, dell’impegno… e della passione. Ce lo ricorda, in modo esemplare, Sammy Basso, il giovane vicentino affetto da “progeria” o “sindrome da invecchiamento precoce”, che si è laureato il 17 luglio scorso in Scienze naturali, all’Università di Padova. Piccolo particolare, il voto: 110 e lode.

Alessio Magoga

direttore “L’Azione” (Vittorio Veneto)
da www.agensir.it

Cernusco sul Naviglio, 23 luglio 2018