VEGLIA MISSIONARIA: L’ARCIVESCOVO CHIEDE DI «PRATICARE GESTI MINIMI»

I fedeli che hanno gremito il Duomo hanno pregato e salutato i 18 partenti - preti, laici e religiose - nella Veglia Diocesana Missionaria, di sabato 21 ottobre, presieduta, per la prima volta, dall’arcivescovo Delpini.

«Il gesto minimo è quello del bicchiere d’acqua per l’assetato, del pane condiviso con l’affamato. Il gesto minimo comincia oggi, non aspetta che si risolva il problema della fame nel mondo, ma consegna tutto quello che serve per il fratello che ha fame». È questo il gesto che l’arcivescovo Delpini consegna idealmente a tutti - non solo alle migliaia di fedeli riuniti in Duomo nella Veglia Missionaria 2017 - per vivere e abitare bene la città di Dio e degli uomini.

Città che è grande quanto il mondo con i suoi colori, suoni, tradizioni, povertà (troppe) e ricchezze, speranze (spesso tradite) e sogni per il futuro. Tutto quello che, come in una splendida miniatura racchiusa nella Cattedrale in festa, saluta i missionari partenti dalla Diocesi, appunto, per i 4 angoli del mondo, o meglio, per i 5 Continenti, rappresentati simbolicamente, all’inizio della Veglia, da altrettante bandiere stese ai piedi dell’altare maggiore.

In prima fila ci sono i 18 partenti - 5 preti, 3 religiose, 10 laici - e i 12 tra sacerdoti e religiose che, provenienti in maggioranza dall’Africa, sono stati inseriti a servizio della Chiesa ambrosiana per il periodo della loro permanenza in Diocesi. Insomma, davvero uno scambio tra Chiese sorelle che, tra canti in diverse lingue, testimonianze, gesti, è il vero filo rosso dei 3 momenti del Rito presieduto per la prima volta dall’Arcivescovo.

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Cernusco sul Naviglio, 23 ottobre 2017