“LA FAMIGLIA NON È IL MALATO DELLA NOSTRA SOCIETÀ. NE È LA CURA”

Il 28 e 29 settembre si terrà a Roma la Terza Conferenza sulla famiglia, promossa dal Governo, dal titolo “Più forte la famiglia, più forte il Paese”. Si attendono finalmente impegni precisi e fatti concreti.


Foto da www.agensir.it

Nell’agosto scorso, dopo aver trascorso “qualche giorno a contatto con famiglie composte di padre, madre e figli”, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha scritto – in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore - di aver “scoperto con piacere” che ci sono tante famiglie alle quali la fatica “non toglie la voglia di guardare avanti e non distoglie lo sguardo da ciò che succede intorno, soprattutto a quelli che non ce la fanno. Esistono tante famiglie fatte così. Credetemi. E sono la stragrande maggioranza. Capaci di reagire alla “scomparsa del senso di missione che ogni civiltà reca con sé”. Guardarle e rispondere seriamente alle loro giuste attese è come guardare i mattoni che costituiscono la nostra società, parlare con loro serve per riscoprire la bellezza del vivere insieme ma anche toccare con mano le difficoltà quotidiane di chi rischia di diventare povero solo perché sceglie di mettere al mondo un figlio, oggi.”

“È anche questo Paese reale, che merita attenzione e non distrazione e dilazioni – prosegue monsignor Galantino - il più delle volte ingiustificate! Oggi fare famiglia, e in queste condizioni, sembra proprio essere affare da eroi. Eppure i sogni di tanti nostri giovani sono semplici: un lavoro, una casa, dei figli. Stando con famiglie fatte di tutto questo mi sono reso conto che la famiglia non è il malato della nostra società. Ne è la cura. Non mi sembra di esagerare e di meritare la gogna se ricordo che le famiglie producono ricchezza, anche economica. Concorrono naturalmente alle spese pubbliche facendo, così, risparmiare lo Stato. Le famiglie come le imprese, e più delle imprese, rischiano. Sanno bene che una delle prime cause di povertà, oggi in Italia, è mettere al mondo un figlio, eppure corrono il rischio. Perché è più bello che difficile. Quante storie di donne costrette a nascondere il pancione per evitare il licenziamento! Quanti racconti di precarietà e di fatica anche solo per cercare di arrivare a fine mese. Ma quanto potremo andare avanti in questo modo?”

“Per quanto tempo, con un fisco così iniquo - e non da oggi - le famiglie continueranno a essere l’ammortizzatore sociale del nostro Pese?” si è domandato Galantino, aggiungendo subito dopo: ”Un Paese può contare solamente sulla caparbietà delle mamme e dei papà lasciati ormai soli?”

“Una speranza è riposta da tanti – conclude il segretario della Cei - nella prossima Conferenza nazionale sulla famiglia. Occasione importante per approfondire i temi della natalità e di una fiscalità che, finalmente, metta al centro la famiglia. So che si è lavorato tanto per prepararla con il coinvolgimento e l’impegno dell’associazionismo, a ben sette anni dal precedente confronto di Milano 2010. Penso che chi ha responsabilità di governo abbia tutto l’interesse a restituire la centralità dovuta a questo vero motore del futuro. Speriamo davvero, come cittadini e senza aspettare la prossima tornata elettorale, di sentire voci decise a sostenere politiche familiari strutturali. Non elemosina, ma giustizia e riconoscimento per la famiglia; bene comune che assicura futuro. In tutti i sensi.”

Cernusco sul Naviglio, 25 settembre 2017