CUSTODI DEL CREATO, “VIAGGIATORI SULLA TERRA DI DIO”
Per la 12ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato, 1 ° settembre, l’invito è a “far crescere un turismo sostenibile, capace di contribuire alla cura della casa comune e della sua bellezza”
Foto da www.chiesacattolica.it
“Far crescere un turismo autenticamente sostenibile, capace cioè di contribuire alla cura della casa comune e della sua bellezza”, evitando “sprechi di energia, cibo e consumo di suolo”, usando preferibilmente i mezzi pubblici e con un atteggiamento di sobrietà e rispetto per luoghi e culture. È l’invito contenuto nel messaggio per la 12ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che si celebra il prossimo 1° settembre. Redatto dai vescovi di tre commissioni della Conferenza Episcopale Italiana, il messaggio ha come tema “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo (Gen. 28, 16). Viaggiatori sulla terra di Dio”, perché “siamo viaggiatori su una terra che è di Dio e che come tale va amata e custodita”.
«Per uno sguardo realista sulla terra di Dio – scrive monsignor Filippo Santoro, presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, la custodia del creato - dobbiamo partire da ciò che papa Francesco nella Laudato Sì’ ci dice sulla casa comune, sulla terra che è una madre amorosa e che è anche una sorella. “Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che “geme e soffre le doglie del parto” (Rm 8,22)” (LS 2). Per causa del peccato abbiamo sottoposto la terra ad una violenta depredazione ed il primo passo per sottrarla ad una catastrofe è riconoscere che la terra è di Dio e non è in nostro potere; è un dono che ci viene dato. Il Papa quindi ci invita a “cercare soluzioni non solo nella tecnica, ma anche nel cambiamento dell’essere umano” (LS 9).»
È nella prospettiva posta dalla riflessione di papa Francesco che deve essere letto e accolto il messaggio per la Giornata del prossimo 1° settembre, in un anno in cui la comunità internazionale riflette sul turismo sostenibile. Perciò il messaggio ricorda che a volte “il turismo disegna situazioni drammaticamente contraddittorie nel contrasto tra la povertà di molti e la ricchezza di pochi”. In altri casi, invece, realizza “una positiva crescita” nella “convergenza tra la rigenerante contemplazione del bello (naturale e culturale), l’incontro pacificante delle diversità culturali e lo sviluppo economico”. In Italia, osservano i vescovi, “il turismo è fattore di grande rilievo, che contribuisce in modo determinante – in forme dirette e indirette – all’economia del Paese e all’occupazione”.
Sostenibilità del turismo significa, per gli operatori del settore, “un’attenzione per garantire forme di ospitalità che impattino il meno possibile sull’ambiente”, evitando “sprechi di energia e di cibo, ma ancor più quel vorace consumo di suolo che talvolta viene giustificato proprio per il turismo”.
I vescovi invitano a “una certa sobrietà da parte di chi viaggia”, godendo delle bellezze naturali e culturali senza “cogliere in esse occasioni per quel consumo di beni che pure il turismo globalizzato incoraggia”. Si tratta perciò di viaggiare “privilegiando ovunque possibile i mezzi pubblici (in particolare la ferrovia) rispetto al trasporto privato” e di avere “attenzione per le realtà visitate; rispetto per luoghi e cultura, la cui bellezza non può essere snaturata riducendoli ad attrazioni turistiche”.
Per leggere il testo integrale del Messaggio per la 12ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, 1° settembre 2017, cliccare qui
Cernusco sul Naviglio, 31 luglio 2017