A PROPOSITO DI “PROFONDA TRADIZIONE CRISTIANA”: IL CASO PONTOGLIO

Sta facendo discutere la cartellonistica posta all’ingresso del Comune bresciano. “Lasciamo stare la tradizione cristiana o il cristianesimo perché rischiamo di prendere qualche abbaglio.”

A Pontoglio, nella Bassa Bresciana – scrive il settimanale della diocesi di Brescia La Voce del Popolo - «il Natale 2015 porta una segnaletica stradale con richiami alla "cultura Occidentale e alla profonda tradizione Cristiana", chi non condivide non è gradito ed è già polverone mediatico. Comunque sia almeno il riferimento al cristianesimo merita qualche precisazione.»


«In primo luogo una nota teologica. Basta rileggere la Dei Verbum del Concilio Vaticano II per capire che un conto è la Tradizione (non a caso con la T maiuscola) e che altro sono le tradizioni (con la t minuscola). Per farla breve, nella Tradizione, come nella Scrittura, Dio rivela se stesso e parla agli "uomini come ad amici" (DV2). Robe grosse.»


Foto Agenzia SIR

«Le tradizioni, invece, sono di tipo "teologiche, disciplinari, liturgiche o devozionali e sono nate nel corso del tempo nelle Chiese locali. Esse costituiscono forme particolari attraverso le quali la grande Tradizione si esprime in forme adatte ai diversi luoghi e alle diverse epoche. Alla luce della Tradizione apostolica queste ‘tradizioni’ possono essere conservate, modificate oppure anche abbandonate sotto la guida del Magistero della Chiesa" (CCC 83). Basterebbe questo per dire che il riferimento alla "tradizione Cristiana" del cartello di Pontoglio è perlomeno equivoco, ma salvata la buona fede... supponiamo che il riferimento sia alle tradizioni cristiane locali.»


Il settimanale diocesano osserva poi che “c'è un secondo aspetto che la distinzione teologica introduce e tocca ruoli e competenze specifiche”, che quindi spiega. Inoltre, aggiunge che “è pure ammissibile che certe tradizioni devozionali, teologiche o liturgiche che caratterizzano alcuni luoghi, contribuiscano a costruire l'identità di una comunità, anche sociale e civile” ma «lo spirito con cui le si evoca» non può rischiare di «essere antievangelico e pertanto non accettabile». Un’ultima annotazione del settimanale pone l’attenzione sul fatto che «tra qualche mese a Pontoglio si vota per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale» e quindi l’iniziativa dell’amministrazione comunale potrebbe non essere poi «così disinteressata»

Anche il parroco di Pontoglio, domenica 20 dicembre, come riferiscono alcuni quotidiani, è intervenuto, sebbene indirettamente, sulla questione: «È inutile lavarsi le mani con le tradizioni se poi il cuore è pieno di marciume. Il Cristianesimo non è né tradizione né una cultura. La religione non deve creare muri. Il nostro Vescovo e il nostro Papa Francesco, con la Bibbia, ci insegnano che si debbono amare tutti gli uomini, da ovunque essi provengano.»

Per leggere l’intero articolo del settimanale diocesano: http://www.lavocedelpopolo.it/index_dettagli.php?get_id=16863#

Per aggiornamenti: http://www.ilgiorno.it/brescia/pontoglio-cartello-1.1590371

Cernusco sul Naviglio, 21 dicembre 2015