PRESEPE VIVENTE 2019

Il Presepe vivente proposto dalla Scuola paritaria Aurora-Bachelet vede crescere di anno in anno non solo le persone coinvolte nella sua organizzazione, ma anche coloro che vi assistono lungo le vie e le piazze della nostra città. Scopo della rappresentazione – sottolineano, sin dalla prima edizione, i promotori – è quello di «aiutare i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie a vivere, da protagonisti, in modo semplice ma intenso, la nascita di Gesù». L’iniziativa «è diventata un’espressione compiuta dell’Istituto, icona di come tutte le sue componenti (alunni, docenti, famiglie, segreteria, gestori) possono lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo comune di educarsi a scoprire il significato di tutta la realtà. Espressione quindi di una vera comunità educante.».

L’evento richiedere ormai una meticolosa organizzazione - a partire dalle prime settimane di ogni nuovo anno scolastico - che spazia dal costruire le scenografie al confezionare i costumi, dal montare e smontare gli allestimenti al servizio d’ordine. E, questa del 2019, è l’undicesima edizione.

Che cosa può dirci ancora oggi il presepio, tradizionale o vivente? Il presepio, in qualunque modo esso sia realizzato, ci richiama alla semplicità, alla piccolezza e anche alla fragilità con cui Dio si è mostrato con la nascita di Gesù nella precarietà di Betlemme. “Ci potrebbe sembrare che questa piccolezza sia in contraddizione con la divinità – ha sottolineato Papa Francesco lo scorso 7 dicembre - tant’è vero che qualcuno, fin dall’inizio, l’ha considerata solo un’apparenza, un rivestimento. Invece no, perché la piccolezza è libertà”. “Chi è piccolo – in senso evangelico – non solo è leggero, ma anche libero da ogni smania di apparire e da ogni pretesa di successo; come i bambini che si esprimono e si muovono con spontaneità”, ha spiegato il Pontefice, secondo il quale “tutti noi siamo chiamati ad essere liberi davanti a Dio, ad avere la libertà di un bambino davanti a suo padre”. “Il Bambino Gesù, Figlio di Dio e nostro Salvatore, che deponiamo nel presepe, è Santo in povertà, piccolezza, semplicità, umiltà”, ha ricordato Francesco: “Il presepio e l’albero, simboli affascinanti del Natale, possano portare nelle famiglie e nei luoghi di ritrovo un riflesso della luce e della tenerezza di Dio, per aiutare tutti a vivere la festa della nascita di Gesù. Contemplando il Dio Bambino che sprigiona luce nell’umiltà del presepe, possiamo diventare anche noi testimoni di umiltà, tenerezza e bontà”.

La rappresentazione 2019 inizierà alle ore 15.00 di sabato 14 dicembre, partendo dal Parco Trabattoni (via Pietro da Cernusco) con il 1° quadro - Nazareth – e il 2° quadro - Erode ; poi proseguirà con il 3° quadro - I pastori – nei giardini della Biblioteca civica di via Cavour e si concluderà con il 4° quadro – La nascita – sul sagrato della chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta, piazza Conciliazione.

In caso di maltempo, tutta la rappresentazione sarà fatta all’interno della chiesa prepositurale, a partire dalle ore 15.00.

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