“Tocca a noi, tutti insieme”: per continuare con speranza

La lettura di “Tocca a noi, tutti insieme”, il discorso alla città dell’arcivescovo Mario Delpini in occasione della Festa di S. Ambrogio ci offre l’occasione per rileggere quanto stiamo vivendo da fine febbraio 2020 e iniziare il nuovo anno con uno sguardo di speranza. Tra le tante sottolineature l’Arcivescovo fa l’elogio di chi è rimane al proprio posto, “secondo le loro responsabilità fanno funzionare il mondo e guardano avanti…anche quando tutto è sconvolto e complicato”. Nasce da qui l’idea di Voce Amica di chiedere ad alcune persone impegnate nel campo educativo e scolastico, sanitario, sociale e culturale, di raccontarci cosa abbia voluto dire “stare al proprio posto” durante questi mesi di pandemia Nel numero di gennaio – e non poteva essere diversamente – diamo spazio alle testimonianze di medici e infermieri in servizio all’Ospedale Uboldo e sul territorio raccolte da Luciano Isa, ora Coordinatore del Centro Medico Caritas-FBF - San Rocco. Un viaggio appassionato tra coloro che oggi sono ancora in prima linea nella condizione del “Tocca a me” di cui parla mons. Delpini e che diventa un’occasione preziosa per mettere a confronto tanti autorevoli pareri a noi vicini, e un’opportunità per tutti noi, sempre più disorientati dalla sovraesposizione dei mezzi di informazione.


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