IL VANGELO, VERA ACQUA CHE DISSETA

“Questo tempo di Quaresima – ha detto Papa Francesco, all’Angelus di domenica 19 marzo - è l’occasione buona per avvicinarci a Gesù, incontrarlo nella preghiera, in un dialogo cuore a cuore, parlare con lui, ascoltare lui,” “per vedere il suo volto anche nel volto di un fratello sofferente” e diventare così “artefici di riconciliazione e strumenti di pace nella vita quotidiana”.


Foto archivio SIR

Gesù “dice di essere il Messia ad una donna che aveva una vita così disordinata”. Lo ha ricordato il Papa, durante l’Angelus di domenica 19 marzo, commentando il brano evangelico dell’incontro tra Gesù e la Samaritana. “L’acqua che dona la vita eterna è stata effusa nei nostri cuori nel giorno del nostro Battesimo, ma può darsi che questo grande dono lo abbiamo dimenticato, o ridotto a un mero dato anagrafico”, ha detto Francesco ai fedeli presenti: “E forse andiamo in cerca di ‘pozzi’ le cui acque non ci dissetano”. “Quando dimentichiamo la vera acqua, andiamo in cerca di pozzi che non hanno acque pulite”, ha ammonito il Papa: “Allora questo Vangelo è proprio per noi! Non solo per la Samaritana, per noi. Gesù ci parla come alla Samaritana”. “Certo, noi già lo conosciamo, ma forse non lo abbiamo ancora incontrato personalmente”, l’ipotesi di Francesco: “Sappiamo chi è Gesù, ma forse non l’abbiamo incontrato personalmente, parlando con lui, e non lo abbiamo ancora riconosciuto come il nostro Salvatore”.

“Questo tempo di Quaresima è l’occasione buona per avvicinarci a lui, incontrarlo nella preghiera, in un dialogo cuore a cuore, parlare con lui, ascoltare lui”, l’invito del Papa: “È l’occasione buona per vedere il suo volto anche nel volto di un fratello o di una sorella sofferente” e diventare così “artefici di riconciliazione e strumenti di pace nella vita quotidiana”. (Fonte: Agenzia SIR)

Per leggere il testo integrale dell’Angelus di Papa Francesco, di domenica 19 marzo 2017, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 20 marzo 2017