Vi faccio partecipi delle corrispondenza intercorsa con il Servizio Igiene pubblica di Gorgonzola in relazione alle criticità specifica sull’introduzione dell’Ecuo-sacco. Per la natura della questione ritengo che essa debba esser pubblicizzata senza alcuna remora, non certo per ragioni “scandalistiche” ma per la sostanza dei fatti, la rilevanza sociale e i rimedi da adottare.Pubblicizzazione peraltro già avvenuta sia sul web sia per l’estensione a terzi, fatta dallo stesso Servizio d’Igiene. Questo mio pensiero si aggiunge a quanto questo sito ha già pubblicato il 10 giugno sull’inadeguatezza dei vani rifiuti.

Spett.le SERVIZIO IGIENE PUBBLICA – 10 maggio 2016.

Buon Giorno. A Cernusco sul Naviglio, dal 1 giugno prossimo, sarà introdotta la raccolta differenziata per la frazione "secco", tramite ecuo-sacco. Non sto ad elencarle i materiali che vi possono essere conferiti che talvolta e legittimamente non sempre sono assimilabili al "secco". Tralascio ovviamente i cattivi conferimenti che sono extra la presente richiesta.

Non entro nel merito delle scelte Amministrative, ma desidero avere informazioni di ordine igienico-sanitario pubblico su ciò che si prevede per lo svolgimento pratico del nuovo sistema in quanto:

1. per la sua natura individuale (tecnico-economica), l'ecuo-sacco dev'essere riempito;

2. il riempimento avviene a titolo individuale-nominativo per cui la tempistica è di durata superiore all'attuale;

3. nel frattempo lo stoccaggio dell'ecuo-sacco, prima del conferimento al punto di raccolta stradale, potrà avvenire in due distinti modi: 1) tenendolo in casa fino ad esaurimento e poi portarlo nel vano rifiuti per il conferimento stradale / 2) portandolo nei vani condominiali in attesa di singolo riempimento man mano, giorno per giorno, con tutti i problemi facilmente intuibili quali: la certezza che ci sia spazio per i singoli contenitori nominativi che, per chiare ragioni, dovranno essere "sicuri" e inviolabili in quanto il sacco generalizzato del "secco" non ci sarà più.

Pur nelle sinteticità della descrizione, non posso fare e meno di farle notare che a mio avviso sorgerebbero problemi di ordine igienico-sanitario:

1. si è obbligati a tenere in casa un rifiuto per un tot di giorni correlato alle esigenze del nucleo famigliare;

2. in alternativa si è obbligati ad una completa riqualificazione dei vani rifiuti collettivi (dimensionamento compreso) sia per la sistemazione-stoccaggio dei singoli sacchi in attesa di riempimento, sia per i sacchi pieni già pronti in attesa del loro conferimento una volta la settimana (ora è prevista in due volte).

Per ambedue le situazioni (d / e) Le chiedo se il nuovo metodo che verrà imposto è conforme alle Disposizioni Regolamentari Vigenti in materia di Igiene Pubblica è compatibile-sostenibile.GRAZIE.

La risposta del Servizio Igiene Pubblica – 10 maggio 2016.

Buongiorno. Il Servizio Igiene Pubblica non da disposizioni in merito alla raccolta rifiuti domestici, attività in carico all'Uff. Ecologia dei comuni. Le disposizioni cui lei fa riferimento non sono differenti da quelle previste in tutte le città, e hanno lo scopo di responsabilizzare il cittadino in merito alla differenziazione dei rifiuti. La conservazione dei rifiuti in equosacco presso l'abitazione per una settimana non è causa di problemi se effettuata correttamente, non immettendo materiale organico. Per alcune particolari tipologie di rifiuti (pannoloni o pannolini, sabbia per animali domestici) il sacco può essere conferito chiuso nell'area predisposta per la raccolta rifiuti del condominio prima del suo completo riempimento. Ulteriori e più precise informazioni le potranno essere fornite dall'Ufficio Ecologia del suo comune. Cordialmente 

La mia valutazione del 13 giugno 2016.

Buon giorno. Dopo 13 giorni, di "ecuo-sacco" credo e a buona ragione, di poter esprimere più approfondite riserve anche per rispondere alla sua 10.05.2016, conseguente alla mia prima richiesta in pari data.

Tralasciando contraddittorietà macroscopiche "tecniche" fra Regolamenti vigenti - in particolare quello d'Igiene (vigente a Cernusco) al Titolo III, e il sistema "ecuo-sacco” che andrebbero verificate anche sotto l'aspetto della legittimità, resta il fatto che lei non sembra a conoscenza della criticità assoluta della situazione che avevo paventato in particolare del metodo di "stoccaggio" proprio del materiale putrescente che lei cita.

Il palese conflitto lo evince lei stessa, forse senza accorgersi, dentro le sue parole il <<sacco può' essere conferito chiuso nell'area predisposta per la raccolta rifiuti del condominio prima del suo completo riempimento.>>.
Si rilegga e mi dica, ammesso ma non concesso che esistano vani rifiuti condominiali che possano contenere tutti i singoli "ecuo-sacchi", come si possano aprire-riaprire giornalmente o più volte al giorno (con la zip?) i sacchi chiusi già contenenti il materiale putrescente tutte le volte che si devono rabboccare e che sono giacenti alla rinfusa nel vano rifiuti ?

Inutile ricordare che i vani rifiuti, a norma di Regolamenti Edilizi e Igienici sono dimensionati e quantificati secondo tipologie pre ecuo-sacco: i trespoli-bidoni "lavorando" in verticale non sono la stessa cosa del piano orizzontale occupabile dai sacchi rossi singoli a cui andrebbero aggiunti indispensabili contenitori "di sicurezza" a protezione di possibili lacerazioni o cedimenti della plastica anche a causa di compressione dovuta all'accatastamento forzoso.

Nessuna Impresa di pulizie, nessun Amministratore, nessuno di nessuno ha adottato il sistema di stoccaggio “nel mentre” (*) del singolo/sacchi nel vano rifiuti che è ingestibile oltreché suscettibile di manomissioni se non provvisti di serratura-lucchetto del contenitore (soluzione cervellotica).

Ecco perché l''ecuo-sacco" si deve stoccare “durante” (*) nelle singole abitazioni in modo irrazionale per il suo continuo riempimento - con tutto quel che ne consegue.

Si tenga poi presente che per scelta imprenditoriale discutibilissima fatta dall'Ente Pubblico (!) sotto l'aspetto igienico-sanitario-sociale, con riferimento  soprattutto ai casi di incontinenza per anziani, ammalati e soggetti disabili e per l'esigenza di transitorietà dei bambini piccoli sia in famiglia sia in affidamento ai nonni, la raccolta bisettimanale è stata annullata a "favore" di una raccolta unica, con ciò aggravando ulteriormente la criticità del sistema igienico prolungando lo stoccaggio. Un fatto gravissimo se non si ripristina almeno un raccolta aggiuntiva "ad hoc" per questi casi, non come gentile concessione ma come sacrosanto diritto dei bisognosi.
A ciò si aggiunge che per restare nel contingentamento del numero dei sacchi prefissato con criteri non cogniti (si guardi al dimensionamento della produzione teorica individuale, riportata in uno degli artt. Sopra citati) può succedere che per esigenze economiche (i sacchi in più vanno pagati) detto sacco non pieno rimanga in casa-deposito 15 gg. (il giro successivo) e poco risolve se ai soggetti bisognosi questo contingentamento verrà superato con sacchi in più gratuiti.

Resto fiducioso che lei, come responsabile dell'Igiene Pubblica della zona intervenga al più presto per le determinazioni del caso per porre rimedio alle gravi manchevolezze adottate in modo sperimentale ma illogico e irrazionale di cui troviamo, purtroppo, conferma diretta.

Distinti saluti.

Conclusioni.

L’introduzione dell’ecuosacco, per ragioni imprenditoriali e per gli obiettivi del Comune-CEM va rispettata, anche se si trascina problematiche irrisolte palesemente non affrontate che non sto qui ad elencarle tutte avendo dato priorità al problema igienico-sanitario. Trovo molto grave l’aver dimenticato la questione toccata nell’ultima parte, parziale ma essenziale per la civiltà-sociale che ne discende. Rilievi fatti subito presenti nell’Assemblea generale del 17 maggio scorso. Stupisce negativamente che il sistema associazionistico Cernuschese, di volontariato e quant’altro che “assiste” i più bisognosi e gli ammalati, compreso il modo cattolico di cui faccio parte così come ne fa parte questo sito, lo abbia totalmente sottaciuto.