DON LUCIANO, DICEMBRE: Dio si fa uomo come noi, nasce a Betlemme da Maria, custodito da Giuseppe, cercato dai pastori e adorato dai Magi

Carissimi,

ci sono tre motivi per vivere bene questo mese di dicembre:

RINGRAZIAMENTO: finisce un altro anno che è il 2024.
Ringraziare il Signore e le persone che vivono con noi ogni giorno non è scontato. Abbiamo trascorso un altro anno ricco di tanti avvenimenti belli e faticosi allo stesso tempo come la vita ci domanda. Però siamo ancora una volta arrivati in fondo e bisogna saper riconoscere la presenza della mano di Dio che ci ha accompagnato e ci aiuta soprattutto nei momenti di bisogno e di difficoltà. Oggi si vive in un mondo molto individualista, tutto è diventato un diritto e sembra che ogni cosa ci debba spettare come fosse nostra! Quante cose e persone invece sono un dono, spesso inaspettato e meno che mai meritato. Ecco, impariamo a dire grazie ogni giorno per quello che siamo e per quello che abbiamo… come saremmo più felici di vivere la nostra vita quale essa sia pensando soprattutto a chi è meno fortunato di noi.

GIOIA: nasce Gesù… nel nostro mondo scristianizzato è bene ricordarcelo. È Lui il festeggiato! Dobbiamo saper gioire perché Gesù nasce ancora una volta per me e per ciascuno di noi! Le origini del Natale risalgono ai primi secoli del cristianesimo. La scelta della data del 25 dicembre è stata influenzata dalla festività pagana del solstizio d’inverno, che celebrava la rinascita del Sole. I cristiani, cercando di sostituire queste celebrazioni pagane, scelsero di commemorare la nascita di Gesù in questo periodo dell’anno. Con rispetto per tutti, però vigiliamo da credenti per non lasciarci rubare il significato vero delle nostre feste da uno strisciante paganesimo che sta dilagando. Per i cristiani il Natale è quello di Gesù, non una festa d’inverno o di qualche simpatico pupazzo! I cristiani a Natale commemorano l’incarnazione di Dio che si fa uomo come noi, nasce a Betlemme da Maria, custodito da Giuseppe, cercato dai pastori e adorato dai Magi. Assume la nostra umanità nella povertà più semplice per darci la sua divinità e farci come lui.

SPERANZA: inizia il Giubileo, l’Anno Santo 2025. Siamo invitati a conoscere e vivere la virtù della speranza. Il prossimo 24 dicembre il Papa presiederà la celebrazione della Santa Messa alle ore19.00 in Piazza S. Pietro. A seguire, si compirà il rito di Apertura della Porta Santa. “Giubileo” è il nome di un anno particolare: sembra derivare dallo strumento utilizzato per indicarne l’inizio; si tratta dello jobel, il corno di montone, il cui suono annuncia il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur). Questa festa nel mondo ebraico ricorre ogni anno, ma assume un significato particolare quando coincide con l’inizio dell’anno giubilare. Ne ritroviamo una prima idea nella Bibbia: doveva essere convocato ogni 50 anni, poiché era l’anno ‘in più’, da vivere ogni sette settimane di anni (cfr. Lev 25,8-13). Anche se difficile da realizzare, era proposto come l’occasione nella quale ristabilire il corretto rapporto nei confronti di Dio, tra le persone e con la creazione, e comportava la remissione dei debiti, la restituzione dei terreni alienati e il riposo della terra. Bonifacio VIII nel 1300 ha indetto il primo Giubileo, chiamato anche “Anno Santo”, perché è un tempo nel quale si sperimenta che la santità di Dio ci trasforma.

Noi tutti, sacerdoti e suore, vi auguriamo un Buon Natale di Gesù e un Felice Anno Santo 2025.

Don Luciano