DON LUCIANO, OTTOBRE: Dal discernimento il coraggio di scelte autentiche

Carissimi,

dopo l’inizio solenne e gioioso del nuovo anno pastorale con la festa del Santuario di S. Maria entriamo nel cammino ordinario della nostra comunità.
Il mese di ottobre ci vedrà coinvolti nell’Ordinazione diaconale di Davide Zilioli, il seminarista di VI teologia che già da un anno è tra noi. Il dono della sua presenza è prezioso per l’aiuto a don Andrea in oratorio ma soprattutto per un’autentica testimonianza verso i nostri ragazzi e giovani circa il tema della vocazione, ossia di come il Signore ci chiama a donare la nostra vita.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di riconsiderare cosa vuol dire scegliere un ideale di vita e farlo proprio spendendo tutte le nostre risorse per realizzarlo. È ancora commovente vedere giovani che hanno il coraggio di donare la propria vita al Signore per servirlo nella Chiesa. Ugualmente ci riempie di ammirazione constatare che, anche se diminuite, ci sono ancora diverse coppie di giovani che scelgono di celebrare la loro unione con il sacramento del matrimonio cristiano e quindi di dedicare la propria vita alla famiglia.
Nella costituzione dogmatica “Lumen Gentium” del Concilio Vaticano II, si esplora il concetto di “vocazione universale alla santità”. Essa afferma che tutti i fedeli, indipendentemente dal loro stato di vita, sono chiamati a essere santi e a vivere in comunione con Dio. La vocazione non è riservata solo ai religiosi o ai sacerdoti, ma è estesa a tutti i battezzati. La santità è vista come un obiettivo accessibile a tutti, che si realizza attraverso la vita quotidiana e le relazioni con gli altri.
Anche Papa Francesco ha parlato di vocazione in vari contesti, sottolineando l’importanza di ascoltare la chiamata di Dio nella vita di ciascuno. Il Papa invita tutti a riconoscere il proprio talento e a utilizzarlo per servire gli altri, sottolineando l’importanza dell’umiltà, della disponibilità e della gioia nel seguire la propria vocazione. Inoltre, spesso richiama il valore della comunità nel discernimento vocazionale e ci incoraggia a sostenerci a vicenda nel percorso di fede e di chiamata.
Per conoscere e vivere la propria vocazione è molto importante vivere la comunione nella comunità cristiana perché essa fornisce l’opportunità di condividere esperienze e testimonianze. Ascoltare le storie di altri che hanno vissuto il loro processo di discernimento può offrire spunti e ispirazione, aiutando a comprendere meglio la propria chiamata. La vocazione richiede un attento ascolto della propria interiorità e della voce di Dio e il discernimento è un processo che richiede tempo, riflessione e, spesso, il supporto di altri. Dunque, credo sia molto opportuno e significativo accompagnare Davide in questo anno che lo vedrà arrivare alla meta dell’Ordinazione Presbiterale nel prossimo mese di giugno.
Vi invito a pregare soprattutto nell’adorazione eucaristica perché i nostri giovani abbiano il coraggio di scelte autentiche per abbracciare ciascuno la propria chiamata a realizzare la vita che in quanto sequela di Gesù è già di per se stessa vocazione. La vita come vocazione non è altro che la decisione di seguire Gesù perché è il Figlio di Dio e solo Lui può dare senso alla mia vita rendendomi felice sulla strada che sento mia da seguire.
In particolare, preghiamo perché altri giovani e ragazze della nostra comunità abbiano il coraggio di lasciarsi affascinare dal Vangelo e seguire Gesù sulla via della vita consacrata.
Grazie Signore perché hai chiamato Davide a seguirti sulla via del sacerdozio.
Grazie Davide perché hai avuto il coraggio di rispondere SÌ alla chiamata di Dio. 
Buon cammino!
don Luciano