QUEL 4 OTTOBRE DI QUARANT’ANNI FA, INDIMENTICABILE!

L’allora arcivescovo di Milano, monsignor Carlo Maria Martini, inaugurò la nostra Festa degli Oratori 1980. Fu la prima festa d’apertura dell’anno oratoriano ambrosiano a cui partecipava.

 

Tutto ebbe inizio in una calda notte d’estate. Allora i giovani della Sacer erano soliti ritrovarsi, terminati gli impegni in Oratorio e al Centro sportivo Don Gnocchi, sulle sedie del cinema all’aperto per un’ultima chiacchierata. Seduti su quelle sedie si parlava un po’ di tutto e quindi anche della festa degli oratori, alla cui preparazione ci si dedicava subito dopo il rientro dalle vacanze. Erano quelli gli anni delle “grandi costruzioni”: tenda indiana, cascina cernuschese, stazione del trenino, mulino a vento, rampa di lancio …  Fu così che alcuni di noi - avendo ancora ben presente l’emozione e la sorpresa provate in febbraio, partecipando all’ingresso del nuovo arcivescovo, in cammino per le vie di Milano con il Vangelo in mano - proposero di invitarlo per la festa degli oratori. Quel giovane vescovo lo considerammo subito un amico e così l’invito nacque dal desiderio di aiutarlo a meglio conoscere la realtà degli oratori ambrosiani. 

La serata di quel sabato 4 ottobre 1980 fu straordinaria, per noi e per lo stesso Martini, tanto che ne parlò anche qualche mese dopo in una conferenza stampa in arcivescovado con i giornalisti milanesi, in occasione della festa del loro patrono, e in tutte le sue successive visite a Cernusco, ben tredici nei ventidue anni del suo episcopato! Fu un’autentica festa di popolo - oltre cinquemila persone presenti, un migliaio di ragazze e ragazzi partecipanti alla fiaccolata - ma soprattutto fu un incontro indimenticabile per il messaggio che Martini lasciò a tutti noi, indicandoci sin da subito quale sarebbe stata la sua linea d’azione.

“Crescete nella preghiera. Ricordatevi – ci disse Martini - che la preghiera non è una cosa noiosa, non è un dovere, è un respiro del cuore, della vita. Chi prega impara a vi­vere, chi prega impara a godere, chi prega impara ad amare. Crescete quindi ogni gior­no nell'oratorio, nella capacità di pregare, di fare silenzio intorno a voi, dentro di voi, e di adorare il Signore e di offrirgli la vostra vita perché la vostra vita è bella, Dio la ama, la ritiene importante e aspetta molto da voi.”

Quella sera capimmo di aver trovato un amico, una guida sicura a cui affidarci. “lo sono da tempo vostro amico ci disse Martini in quell’incontro - e sono venuto proprio per questo, perché volevo guardarvi in faccia.”

 

Carlo Guzzi

Cernusco sul Naviglio, 3 ottobre 2020