“DIO NON SI VENDICA!”

“Dio ama, non si vendica, ci aspetta per perdonarci, per abbracciarci. Attraverso le ‘pietre di scarto’, le situazioni di debolezza e di peccato, Dio continua a mettere in circolazione il ‘vino nuovo’ della sua vigna, cioè la misericordia; questo è il vino nuovo della vigna del Signore: la misericordia”.


Foto da www.agensir.it

“La delusione di Dio per il comportamento malvagio degli uomini non è l’ultima parola!”. Lo ha esclamato il Papa all’inizio dell’Angelus di domenica 8 ottobre. “È qui la grande novità del cristianesimo”, ha spiegato il Papa: “Un Dio che, pur deluso dai nostri sbagli e dai nostri peccati, non viene meno alla sua parola, non si ferma e soprattutto non si vendica!”. “Dio non si vendica!”, ha ripetuto Francesco: “Dio ama, non si vendica, ci aspetta per perdonarci, per abbracciarci. Attraverso le ‘pietre di scarto’ – e Cristo è la prima pietra che i costruttori hanno scartato – attraverso situazioni di debolezza e di peccato, Dio continua a mettere in circolazione il ‘vino nuovo’ della sua vigna, cioè la misericordia; questo è il vino nuovo della vigna del Signore: la misericordia”.

“C’è un solo impedimento di fronte alla volontà tenace e tenera di Dio”, ha fatto notare il Papa: “La nostra arroganza e la nostra presunzione, che diventa talvolta anche violenza!”. La fede cristiana, ha ribadito Francesco, “non è tanto la somma di precetti e di norme morali, ma è prima di tutto una proposta di amore che Dio, attraverso Gesù, ha fatto e continua a fare all’umanità. È un invito a entrare in questa storia di amore, diventando una vigna vivace e aperta, ricca di frutti e di speranza per tutti”.

“Una vigna chiusa può diventare selvatica e produrre uva selvatica”, ha ammonito. “Siamo chiamati ad uscire dalla vigna per metterci a servizio dei fratelli che non sono con noi, per scuoterci a vicenda e incoraggiarci, per ricordarci di dover essere vigna del Signore in ogni ambiente, anche quelli più lontani e disagevoli”, ha concluso il Papa esortando ad “essere dappertutto, specialmente nelle periferie della società, la vigna che il Signore ha piantato per il bene di tutti e a portare il vino nuovo della misericordia del Signore”.

Riflettendo - La parabola della Vigna, che questa domenica il Santo Padre ha commentato, ci invita a non chiuderci in noi stessi e non giudicare gli altri, ma al contrario ad essere pieni di misericordia e di perdono verso il prossimo. Amare il prossimo vuol dire saper perdonare le persone che si comportano male. Dobbiamo essere pieni di misericordia verso tutte le persone che incontriamo nel nostro pellegrinaggio terreno e non chiuderci mai in noi stessi, come hanno fatto gli operai della vigna nel corso della vendemmia. Essere operai presso la vigna del Signore vuol dire vendemmiare amore e misericordia perché Gesù ci vuole sempre bene nonostante i nostri errori. (F.F.)

Per leggere il testo completo dell’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 ottobre 2017, cliccare qui

Cernusco sul Naviglio, 9 ottobre 2017