VOCE AMICA
di dicembre 2023 è ora in distribuzione
In questo numero:
LA COPERTINA
"La
mangiatoia: per ritrovare il senso del Natale bisogna guardare lì"
Papa Francesco
La foto di Copertina
“Perché la mangiatoia è così importante?" si chiede Papa
Francesco nell'omelia della Notte Santa dello scorso anno. "Perché è il segno,
non casuale, con cui Cristo entra nella scena del mondo ... Che cosa ci vuole
dire dunque attraverso la mangiatoia? Ci vuole dire almeno tre cose: vicinanza,
povertà e concretezza". La mangiatoia della nostra copertina (foto di
Giancarlo Melzi) rimanda al Natale dello scorso anno: è il presepio costruito
in chiesa prepositurale all’altare di San Giuseppe. Un appuntamento fedele ogni
anno!.
LA PAROLA DEL PARROCO
Il vero senso del Natale è la nascita di Gesù!
Carissimi,
mese dopo mese siamo così giunti al termine di un altro anno.
Per noi credenti la chiusura di un anno incontra la celebrazione del Natale di
Gesù. Occorre ribadircelo: si festeggia la sua nascita! La scelta che Dio fa di
farsi come noi assumendo il volto di Gesù Cristo.
Il Natale è, dunque, la festa di una nascita; ma una nascita
singolare, cioè unica ed irrepetibile, perché è la nascita del Figlio di Dio, «irradiazione
della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua
parola potente» (Eb 1, 3). Dio si fa bambino. Di fronte a questo evento non
possiamo fermarci ai pur buoni sentimenti che ci portiamo nel cuore.
Il Natale è un paradosso che ci provoca in radice. Un evento
prodigioso, inaudito e, nello stesso tempo, di una normalità sconcertante.
L’Onnipotente, l’Eterno, l’Infinito, il Re del cielo, Colui che è del mondo il
Creatore viene al mondo – ecco il prodigio – e viene come ognuno di noi da «una
donna». Ecco la normalità sconcertante.
Oggi invece il mondo celebra una festa dell’inverno sostenuta da
tanta coreografia simpatica e luminosa nonché dalla paterna figura di Babbo
Natale, ma per noi cristiani il senso del Natale è la nascita di Gesù: il vero
volto del Padre, che da quel giorno di 2000 anni fa … è tra noi!
Inoltre, penso che tutti vorremmo chiudere l’anno 2023 con tanta
gioia e serenità.
Alcuni motivi non mancano, uno fra tutti la “rinascita” dopo la
faticosa e dolorosa esperienza della pandemia. Ma, purtroppo, a causa di molte
guerre la vita di tanti popoli è resa molto difficile e disumana. Come non
guardare ancora una volta attoniti e sgomenti per la guerra in Ucraina e nella
Terra Santa!
Purtroppo, ci stiamo abituando a vedere la guerra in televisione
e così corriamo il rischio di guardare la guerra come fosse un film che scorre
davanti ai nostri occhi.
Potremmo chiederci: quale regalo utile per questo Natale?
Inviterei tutti ad essere operatori di pace. Forse la pace senza le bombe non dipende da
noi, invece, la pace del nostro cuore e nelle relazioni che intessono la nostra
vita, quella sì, dipende proprio anche dalla nostra buona volontà.
Quante volte nel nostro animo albergano sentimenti di rancore,
di vendetta, invidia e vero odio verso chi ci è vicino e che non è come
desideriamo noi! Inoltre, come potrà esserci una pace vera e autentica se Dio
non torna ad abitare la nostra vita, le nostre case, i nostri ambienti di
lavoro?
Un mondo senza Dio può esistere? Forse si, ma è ancora un mondo
umano? L’uomo quando perde il riferimento a Dio perde sé stesso e non sa più
chi è. È urgente tornare ad una fede che permette di incontrare il Signore
della vita e della pace se vogliamo che sia veramente pace tra noi e possiamo
così sperimentare la vera libertà.
Un uomo è veramente libero quando accoglie il suo essere figlio
e ne fa consapevole esperienza. Più che mai nella nostra società – così segnata
da mille solitudini – questo è il bisogno primario. Per diventare uomini maturi
e riusciti, capaci di identità e di relazione, bisogna aver coscienza del
mistero della nascita. Ogni uomo che
nasce è voluto ed amato da Dio. Nessuno è frutto del caso.
Ad ogni uomo, anche se ha alle spalle una relazione di paternità
e maternità ferita o gravemente compromessa, è donata la possibilità di fare
questa esperienza. Nell’aver scelto di nascere tra noi, Dio è vicino ad ogni
papà, ad ogni mamma, ad ogni figlio.
“Alla domanda scettica che troppo frequentemente domina nel
cuore nostro e dei nostri fratelli uomini di fronte alla durezza delle circostanze
in cui ci troviamo a vivere: “ma la vita, vale veramente la pena?” possiamo
opporre la certezza lieta del Natale: «Oggi è nato per noi il Salvatore».
All’esasperazione di cui facilmente si può essere tentati in
questi momenti duri e difficili, possiamo opporre la speranza di un nuovo
inizio. Una speranza affidabile che guarda fiduciosa al futuro, perché è
fondata su un bene già presente. Una speranza attiva e fattiva, fonte di una
gratuita e tenace costruttività”. (Card. Scola)
Buon Natale a tutti!
don Luciano
PRIMO PIANO
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Verso il centenario dell’apparizione della Madonna del Divin Pianto
Un anno con “VOCE AMICA”: Voci della "Voce"
Presepe vivente 2009-2023: una tradizione che continua
Andiamo a Betlemme, insieme!
Mandaci la foto del tuo presepio
SS. Messe e celebrazioni per il tempo di Natale
Benedizione con la statua di Gesù Bambino
CARITAS:
Adorare e servire, le due azioni richiamate dal Papa
Incontro volontari Caritas
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Trattiamoci con tatto
Quando i figli scelgono di andare a convivere
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Senza scordare le rubriche: il Diario, il Taccuino, la programmazione di Agorà, le Farmacie di turno, le Necrologie, tutti gli orari delle celebrazioni e degli uffici parrocchiali, l’anagrafe, anche “corposa”, di ciascuna parrocchia...
“VOCE AMICA”, al suo 98esimo anno di vita, è il mensile cattolico della Comunità pastorale “Famiglia di Nazaret”: chi non lo riceve direttamente a casa, lo può trovare in fondo alle chiese parrocchiali cittadine o in Libreria del Naviglio (via Marcelline 39).
Il numero di dicembre 2023 è in distribuzione da sabato 2 dicembre
Il prossimo numero sarà in distribuzione da sabato 13 gennaio 2024