RAID RAZZISTA: SEGNALE DI UNO SPAESAMENTO

Quanto avvenuto a Macerata – dice il sociologo Sergio Belardinelli all’Agenzia Sir – “è il segno di una situazione complessiva che dobbiamo deciderci di affrontare seriamente prima che sia tardi”.


Foto da www.agensir.it

“Se vogliamo andare alle radici dei problemi – commenta Sergio Belardinelli, docente di sociologia dei processi culturali all’Università di Bologna, all’Agenzia Sir - dobbiamo riconoscere che fatti come quello di Macerata segnalano uno spaesamento di tipo antropologico-culturale. Conosciamo bene, purtroppo, le narrazioni dominanti su tutto quel che riguarda il fenomeno migratorio. Ma alla base c’è una scarsa dimestichezza con la nostra identità culturale. L’identità italiana e, mi lasci dire, quella marchigiana in particolare, riflette bene quel principio che è anche profondamente cristiano dell’apertura e, allo stesso tempo, del radicamento in una comunità.”

“Il senso autentico di questa identità – prosegue il sociologo - avremmo dovuto coltivarlo anche prima che venisse messo in discussione dal confronto con persone di diversa cultura. Ci avrebbe aiutato a pensare un’accoglienza molto più consapevole e anche più realistica. C’è un nesso molto stretto tra l’ostilità con cui in passato è stato visto il tema dell’identità e la leggerezza – leggerezza criminale mi verrebbe da dire – con cui oggi il tema viene usato in termini di esclusione. Noi contro loro. Quando sento dire ‘rimandiamoli tutti a casa’ oppure ‘accogliamoli tutti’, mi viene da pensare che non abbiamo più la consapevolezza di quello che siamo.”

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Cernusco sul Naviglio, 6 febbraio 2018