SANTA MARIA: DOVE È NATA LA COMUNITÀ CRISTIANA A CERNUSCO

Presentati al Consiglio Pastorale i prossimi lavori al Santuario di Santa Maria

Il nostro Santuario lungo il Naviglio dedicato alla Beata Vergine Addolorata è un po’ ammalato e necessita di qualche intervento strutturale importante. Tutti sanno quanto è caro ai cernuschesi quel Santuario: tengo a sottolineare che è stata la prima chiesa costruita a Cernusco e lì possiamo dire che è nata la comunità cristiana. Quanti momenti di gioia, quante lacrime e sofferenze delle nostre famiglie ha raccolto il Santuario. Soprattutto nei momenti difficili i cernuschesi proprio da quel luogo santo si sono rivolti alla Madre di Dio per essere soccorsi e aiutati dalla sua materna intercessione. Il tempo si fa sentire ed è necessario un intervento, però vorrei che in un momento come questo tutti i cernuschesi sentissero il miglioramento del nostro Santuario come un VOTO a Maria per il momento difficile della pandemia che stiamo attraversando. Affidiamo alla Beata Vergine Addolorata la nostra Comunità Pastorale, i nostri ammalati, le famiglie, i giovani e i bambini. Come i nostri antenati l’hanno costruito ora tocca a noi sistemarlo in maniera solida così che per un po' di tempo non si debba più intervenire.

La spesa potrebbe aggirarsi intorno a 7/800.000 € pertanto mi appello alla generosità dei cernuschesi; so che diversi stanno attraversando un momento non facile ma molti altri possono, se vogliono, essere generosi! Il Consiglio Pastorale, convocato lunedì 8 febbraio, ha accolto la proposta di partire per il restauro e ora stiamo concretizzandola con i dovuti permessi perché possa diventare presto realtà. Intanto è importante “mettere fieno nel fienile” anche perché per partire sarà chiesto un piano finanziario… e non ci faremo trovare impreparati! Grazie a tutti coloro che sono stati già generosi e a quanti vorranno e potranno esserlo ancora.

Grazie per la vostra generosità!

Don Luciano e i preti della Diaconia

Le offerte possono essere fatte personalmente al Parroco oppure tramite bonifico intestato a:
PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA
IBAN: IT 32 D 08453 32880 000000001043

Gli interventi progettuali previsti

Dell’ampio intervento al Consiglio Pastorale proponiamo alcuni passaggi che sintetizzano, dopo una dettagliata indagine conoscitiva dello stato manutentivo del Santuario, le possibili soluzioni di intervento. Al momento sono in fase di approfondimento tutte le pratiche amministrative per avere le necessarie autorizzazioni, e la stesura del piano finanziario per affrontare questo importante capitolo di spesa. Ma su questi due aspetti torneremo sui prossimi numeri di Voce Amica per coinvolgere e documentare tutta la Comunità.

Strutture Le strutture portanti della chiesa sono di difficile catalogazione e datazione, le murature perimetrali in mattoni e pietrame svolgono la funzione portante, sono sconosciuti i livelli di portata, la resistenza sismica e le fondazioni su cui è posta la fabbrica. Si interverrà con appropriate tecniche di consolidamento e saranno adottate le tecniche più appropriate per garantire un adeguato stato di sicurezza post intervento.

Copertura Santuario e Sacrestia (intervento parziale anni 1984 e 1991) Dalla analisi a vista si è potuto riscontrare che in vari punti vi sono infiltrazioni di acqua piovana che stanno deteriorando le travi principali della struttura portante in legno. Sono presenti su tutte le falde di copertura lastre ondulate in Eternit. Tali elementi dovranno pertanto essere bonificati sul posto, rimossi e smaltiti da ditte che dovranno certificare le corrette operazioni di rimozione/smaltimento. I coppi risultano molto consumati, durante l'ultimo intervento al tetto, che risale al 1991, sono stati solo in parte sostituiti lasciando buona parte dei coppi vecchi che ora mostrano tutta la loro età, presentandosi in buona parte fessurati o consumati.

Facciate (ultimo intervento anno 1991) Intonaci esterni con varie porzioni ammalorate, per presenza di umidità di risalita che crea lo sfogliamento degli intonaci della sezione bassa, su varie porzioni di facciata nei diversi lati della Chiesa invece, sono inoltre presenti fessurazioni importanti, che andranno indagate perché provocano infiltrazioni d'acqua con evidenti distacchi o rigonfiamenti degli intonaci ed anche per una verifica strutturale delle pareti portanti.

Interni (ultimo intervento anni 1962/63) Sono presenti macchie di umidità dovute ad infiltrazioni provenienti dall'esterno. I soffitti sono in legno verniciato nella navata della chiesa, i legnami a prima vista sono in buono stato, si precisa che le infiltrazioni d'acqua dal tetto stanno danneggiando il tavolame che forma il solaio di copertura, si dovrà intervenire celermente al fine di evitarne la sua compromissione

Impianti Il Santuario ha un impianto elettrico molto ridotto, durante le indagini si è riscontrata la presenza di lampada di diverso tipo (alogene, led, neon, ioduri metallici) segno di diversi interventi e/o aggiunte eseguite nel tempo. L'impianto termico non è sufficientemente dimensionato in quanto i quattro termoconvettori posti da un solo lato della chiesa sia per dimensioni e potenze termiche non sono in grado di mantenere temperature accettabili all'interno della chiesa. L'impianto infatti è in disuso.

Opere provvisionali Per intervenire nel rispetto della normativa in materia di sicurezza nei cantieri e per operare sull'edificio salvaguardando la struttura interna si procederà alla formazione di un ponteggio perimetrale su tutto l'edificio. In sommità si dovrà montare una copertura provvisoria così da permettere lo scoperchiamento completo della Fabbrica così da procedere con le opere di bonifica e asportazione dell'amianto, oltre a intervenire con i giusti tempi alla sistemazione di travi, puntoni e architravi lignee ove le infiltrazioni d'acqua hanno creato criticità strutturali.

Copertura Santuario e Sacrestia - rimozione manto in coppi e cernita delle eventuali tegole "sane" da riposizionare a fine lavoro - bonifica, rimozione e smaltimento delle lastre ondulate in eternit - rimozione dei travetti porta coppo che verranno sostituiti e/o ricondizionati secondo la logica della conservazione degli elementi originali - verifica delle strutture lignee portanti (travi principali e secondarie) con interventi di pulizia, manutenzione privilegiando il mantenimento delle strutture lignee esistenti - fornitura in opera di nuovi coppi in cotto di colorazioni miscelate per ottenere l'effetto cromatico "anticato"; dove possibile recupero e posa dei vecchi coppi.

Protezione della copertura del campanile - verifica tenuta all'acqua struttura cuspide campanile realizzata in mattoni, pulizia e consolidamento superficiale della copertura e realizzazione di impermeabilizzazione a base di calce, esente da cemento idonea alla protezione e impermeabilizzazione di elementi costruttivi di pregio artistico e storico

Facciate Si prevede la rimozione degli intonaci esistenti che presentano degrado e distacchi, a pulizia ultimata si provvederà alla realizzazione di barriera chimica orizzontale per eliminare i processi di risalita capillare di umidità del sottosuolo. In seconda fase si rifaranno tutti gli intonaci di facciata con la dovuta colorazione.

Interni Le murature perimetrali del Santuario sono intonacate con finitura in pitture al quarzo nelle tonalità di giallo/crema, si procederà alla pulizia generale delle pareti, sistemazione degli inestetismi, ricostruzione delle porzioni ammalorate.

Impianti Per la messa a norma di tutta la parte impiantistica del Santuario si prevede il rifacimento completo delle suddette categorie di impianti: Impianto elettrico: rifacimento quadro elettrico, linee principali, dorsali di alimentazione elettrica punti luce, installazione/sostituzione delle fonti luminose non a norma prevedendo immissione luminose con luci a led a gradazione calda (2700/3000k) retrofit dei corpi illuminanti di pregio con trasformazione non a led non distruttiva.

Impianto riscaldamento: dopo uno studio della chiesa e delle varie possibilità di distribuire uniformemente energia termica di riscaldamento si è optato per la realizzazione di un impianto poco invasivo. Si pensa di utilizzare riscaldatori elettrici a infrarossi che permettono di riscaldare solo i fedeli per il tempo necessario, senza dispersioni di calore e pre-riscaldamento.

dott. arch. Paolo Grassi

da Voce Amica – Marzo 2021