Per essere Uno

E’ QUESTO IL TITOLO DATO ALLA MISSIONE CITTADINA SCELTA PER CONCRETIZZARE LE INDICAZIONI RICEVUTE DALLA VISITA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO E A CONCLUSIONE DEI PRIMI DIECI ANNI DI COMUNITÀ PASTORALE

Il tempo da qui alla Missione non è molto e l’evento va preparato con cura, così la piccola commissione individuata da don David si è messa con gioia al lavoro coi membri dell’Opera Famiglia di Nazareth, i padri missionari che hanno accettato l’incarico.

Una commissione “mista” direi: per età, provenienza, ambiti di impegno, anche caratteri e sensibilità.

Io ho scoperto chi fossero “gli altri” il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta; ho avuto la sensazione che ognuno si facesse le stesse domande che mi ponevo io: “chissà perché mi trovo qui, chissà che contributo posso dare …”, e che ognuno si rispondesse, come me, che, in ogni caso, non c’è che da mettersi a disposizione, così come si può, per una occasione tanto bella: chiedere una “ventata” di Grazia sulla Chiesa di Cernusco sul Naviglio!

Abbiamo iniziato ad ascoltare ciascuno le idee dell’altro, spesso prolungando le riflessioni fatte “in presenza” con quelle online; abbiamo ascoltato ciascuno altre persone, e siamo stati ascoltati da padre Giovanni dell’Opera Famiglia di Nazareth, infine l’8 giugno abbiamo partecipato alla riunione del Consiglio Pastorale, che ci ha dato, a sua volta, il proprio contributo.

“Uscire fuori”

In Consiglio abbiamo raccontato di come abbiamo condiviso con i padri missionari il modo, o metodo, o stile “dell’uscire fuori”: ci è stato proposto di programmare interventi, anche brevi, nelle scuole, negli allenamenti presso le società sportive, perfino alla metropolitana … e questo ci è piaciuto subito. Non soltanto per la possibilità di raggiungere chi di solito non viene raggiunto, ma proprio per il fatto stesso di poter essere una comunità che mostra di tenere in considerazione tutti, non solo quelli che si incontrano normalmente in chiesa o in oratorio.

Siamo stati ascoltati sui contatti presi con persone che vivono l’appartenenza alla comunità con impegni concreti: chi nella liturgia, chi nella carità, o spiritualità, chi per l’educazione e la formazione, anche sportiva, chi nel campo della comunicazione.

Abbiamo poi prospettato una sorta di giornata tipo del periodo della missione, delineando modalità diverse per coinvolgere bambini, adolescenti, giovani e adulti, così come abbiamo pensato a come rivolgere una particolare attenzione, insieme agli educatori, ai ragazzi tra i 16 e i 20 anni che hanno fatto la Professione di Fede nelle nostre parrocchie.

Infine abbiamo dato indicazione del percorso con cui vorremmo che fossero coinvolti i ragazzi nelle scuole del territorio (contattando gli insegnanti di religione che hanno già mostrato molta disponibilità) e i ragazzi che frequentano le varie società sportive.

Desiderio di rinnovamento

I membri del Consiglio pastorale hanno raccolto e ampliato le nostre considerazioni, consegnandoci ulteriori spunti di riflessione.

In particolare abbiamo colto il desiderio di un rinnovamento vero, che possa essere profondo pur realizzandosi nella semplicità, senza bisogno di grandi eventi; una richiesta di visibilità di segni concreti di carità; l’esigenza di spazi e tempi per occasioni quotidiane di incontro col Signore, insieme a quelle speciali.

Il parroco, don Ettore, ha sottolineato una felice combinazione delle date della Missione, che si colloca tra il giorno della dedicazione del Duomo di Milano e la festa di tutti i Santi; ha anche espresso la propria convinzione che la presenza di molti sacerdoti per tutti i giorni della missione non potrà che essere occasione preziosa e feconda per molte persone.

Un tempo speciale

In conclusione, alcuni elementi possono ritenersi già “definiti”:

· il titolo, lo stesso di questa pagina, fortemente ispirato a una frase di padre Charles de Foucault: “coloro che lo lasciano vivere e agire in sé sono necessariamente Uno”.

· l’impegno, già preso, tra tutti i cori presenti nelle nostre parrocchie a collaborare per animare le celebrazioni liturgiche nel periodo della missione

· una serata riservata solo alla preghiera e all’adorazione.

Su altri stiamo ancora riflettendo, ma qualcosa lo possiamo fare tutti già da ora: affidare a Dio questo tempo speciale, nella preghiera, affinché lo Spirito Santo possa operare nella nostra comunità ciò che desidera.

La commissione si sentirebbe sollevata.

Lucia ed Elisa