Davvero “invano vi faticano i costruttori?”

Si è svolta il 1 Maggio la prima assemblea ecclesiastica per gli operatori della "Pastorale familiare comunitaria di Cernusco".

Come rispondere a questa domanda? Dipende da noi: se lasciamo che sia il Signore a “dirigere i lavori” la risposta che leggiamo implicitamente nel salmo è, fortunatamente, no. Diversamente corriamo questo rischio.

Noi non sappiamo bene come il Suo Spirito diriga le operazioni, però una cosa è certa: Dio ci ama e ci ha lasciato un “nuovo comandamento” (dell’amore) da cui deriva il nostro modo di operare e per cui poi “tutti conosceranno che siamo suoi discepoli” (Gv 13, 35) e ... che non stiamo faticando invano! Amarci gli uni gli altri, come Lui ci ha amati dunque; questa la modalità per esser certi che la fatica non sia vana.

In questi ultimi due anni abbiamo costruito una pastorale familiare basandoci sugli stimoli insiti nel progetto pastorale del 2008, nell’esortazione Apostolica Amoris Laetitia e infine nelle iniziative dell’Anno della Famiglia. Nel 2008 ebbe inizio la Comunità Pastorale e si auspicavano cambiamenti ed attenzioni che in questi anni hanno preso forma. L’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetitia” i cui contenuti sono stati ripresi in occasione dell’Anno della Famiglia (che termina questo 26 Giugno) chiede alle Chiese locali di “elaborare proposte più pratiche ed efficaci” (AL 199). E’ stato bello poter approfondire, studiare, innovare quanto lo Spirito Santo abbia, prima e meglio di noi, fatto elaborare ad altri. Oggi contribuiamo così a mettere nuove basi, nella certezza che chi sarà chiamato dallo Spirito ad innovare la pastorale famigliare tra altri 15 anni, potrà dire la stessa cosa.

Nelle tre dense ore di Assemblea passata insieme Domenica 1 Maggio abbiamo vissuto inizialmente un momento spirituale, curato da Don Luciano, circa la Comunità Cristiana delle origini. A seguire una riflessione guidata da alcuni membri della Commissione Famiglia sottolineava il percorso fatto in questi anni e proponeva una nuova prospettiva per la pastorale odierna. Gli spunti dati ruotavano intorno alla croce e a sei parole/concetti chiave lasciati poi alla discussione interna delle otto equipe presenti.

Nella rinnovata prospettiva queste equipe lavoreranno ai percorsi pensandosi come vagoni di un unico treno, collegati tra loro e trainati dallo Spirito, con diversi momenti di aggancio tra un percorso e l’altro. I percorsi sono i seguenti e si agganciano (+) così: prematrimoniali + Aupat giovani sposi, prebattesimali + Aupat 0/6, Aupat primaria + medie + superiori + adulti. Per “Aupat” si intende “Aggiungi un posto a tavola”, una realtà in città che, grazie a diverse coppie organizzate in equipe, permette a gruppi di famiglie di vivere momenti di fede e condivisione, proponendo percorsi mirati. Il criterio di divisione è quello dell’età dei figli maggiori.

Queste famiglie che si mettono al servizio di altre famiglie, accompagnate dalla diaconia, sono soggetti attivi di una Chiesa locale che cresce alimentata dallo Spirito. Questo ci pare il frutto concreto del lavoro svolto in questi anni insieme alla diaconia. Ci attendono anni importanti, dove Dio parlerà ancora alle persone, alle famiglie, anche tramite i suoi amici, costruttori come Lui; lo farà soffiando “una brezza leggera”, di certo non schioccando le dita quando potrebbe essere tardi. Sta a noi, Chiesa locale, metterci in ascolto e lavorare, leggendo i tempi e i modi che lo Spirito suggerirà.

Andrea Gadda, Anna Pillon, Paolo Rotondi
per i gruppi "Aggiungi un Posto a Tavola"e la Commissione Famiglia