NUOVI MODI DI ESSERE COMUNITA’

Prosegue il lavoro della Commissione Famiglia nell’anno dedicato al rinnovamento della pastorale comunitaria

Come avrete notato, nei precedenti numeri di Voce Amica 2021, è sempre stata dedicata almeno una pagina all’Anno pastorale che Papa Francesco ha indetto per mettere la famiglia al centro delle attività pastorali e dei pensieri della Chiesa.

L’Anno si intitola “Famiglia amoris laetitia” ed è iniziato il giorno di S. Giuseppe. In questo periodo che ci separa dal X incontro mondiale delle Famiglie a Roma (Giugno 2022) vorremmo provare a rivoluzionare l’intera azione pastorale comunitaria, anche per dare seguito alla scelta del consiglio pastorale di scrivere un nuovo progetto per dare slancio all’azione pastorale, sostituendo il primo progetto targato 2008.

Ma come, addirittura di tutta la pastorale? Perchè non solo quella famigliare?

Scindere la pastorale comunitaria da quella famigliare o anche soltanto ridurre quest’ultima ad una limitata porzione dell’insieme pastorale è un errore se ci pensiamo bene. Gli ambiti di suddivisione della pastorale comunitaria sono riassumibili in: liturgico, caritativo, missionario, sacramentale, “evolutivo” (bambini, giovani, adulti, anziani) e comunicativo. L’ambito che lega tutti questi altri, che in precedenza era ritenuto uno dei tanti, è proprio quello familiare, che non deve essere “concepito” pastoralmente soltanto per i primi anni di vita coniugale, come si riteneva fino a qualche anno fa.

Creare una pastorale che agisca sempre con un occhio puntato sui legami tra membri di una stessa famiglia e tra diverse famiglie è necessario per poter affrontare la sfida pastorale che questo tempo ci pone dinnanzi. Il ruolo dei laici e delle loro famiglie diventa la base su cui costruire la comunità che per fondamento ha Gesù.

Nell’Amoris Laetitia, Papa Francesco dice a chiare lettere che ora la famiglia passa da essere “oggetto” a “soggetto attivo” del percorso pastorale e della vita della comunità nella quale essa si immerge e si impegna a partite dalla sua formazione.

Durante questo anno, insieme alla diaconia, alle commissioni, agli organi consigliari che operano nella pastorale vorremmo poter immaginare e costruire il domani della nostra comunità cittadina e lo facciamo prendendoci responsabilità e scelte condivise da mettere al servizio delle famiglie, con le famiglie. La pastorale famigliare è trarversale alle altre pastorali e perciò sarebbe desiderabile che tutti gli attori della pastorale cernuschese, soprattutto in questo anno speciale, indossassero anche i panni della commissione famiglia mentre svolgono i loro compiti e i loro servizi in comunità.

In un recente articolo comparso su Avvenire si scrive che “abbiamo bisogno di una sapienza attenta e visionaria che, con semplicità e competenza, sappia promuovere nuovi modi di essere Chiesa e comunità.”

Francesco ci chiede di “trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione”, un rischio elevato che non vogliamo correre.

Lavoreremo insieme per proporre modifiche, innesti e novità per i percorsi pastorali di ciascuno degli ambiti sopracitati. Nei prossimi mesi e nei prossimi numeri di Voce Amica vorremmo aggiornarvi sugli sviluppi che i progetti in questione vedranno nascere. Proporremo e proponiamo il coinvolgimento di persone e famiglie che operano nella comunità o che desiderano farlo; il tramite per svolgere questo servizio e partecipare ai laboratori per la realizzazione di questi obiettivi e di questi progetti è la Commissione Famiglia (se vuoi essere coinvolto chiedi un contatto diretto con i membri della commissione o scrivi una mail a: pastoralefamiliare@cernuscoinsieme.it).